Pubblicato su Politica Domani Num 45 - Marzo 2005

Provincia di Roma
Colleferro, polo industriale un po' in declino
La città, una volta importante per le sue industrie delle costruzioni e meccaniche, sta perdendo alcuni fra i suoi pezzi più pregiati. L'idea di un Parco Divertimenti che le sostituisca suscita speranze ma anche molte perplessità

di Giacomo Virgilio

Colleferro. La città, ai limiti della zona dei Castelli, è un polo industriale importante. Il suo P.I.P. (Piano di Insediamento Produttivo) mira ad espandere un comprensorio industriale già molto esteso. Si tratta dell'ampliamento di un piano già esistente. Fanno parte dello sviluppo del piano e sono in attività alcune imprese di piccole dimensioni. Queste operano soprattutto nell'impiantistica per sistemi di riscaldamento e condizionamento, nelle lavorazioni meccaniche di precisione, nella costruzione di apparecchiature per le industrie chimiche e similari, nella costruzione di carpenterie metalliche, nella lavorazione dei materiali plastici e artigianali.
L'importanza di questo settore secondario è il risultato di un dato storico: la cittadina ospitava grandi industrie belliche che ora hanno lasciato il posto ad altri vasti complessi industriali. Oltre a piccole e medie imprese, infatti, il comune di Colleferro accoglie produzioni importanti, quali la Fiat Avio, la Simmel Difesa, la Alstom, che allestisce vetture ferroviarie complete, e l'Italcementi. Quest'ultima, in particolare, è l'insediamento produttivo più antico e quello più stabile. Nelle costruzione dei materiali edili l'Italcementi impiega 200 persone. I suoi volumi produttivi non hanno mai subito significative variazioni. Oltre che sul suolo nazionale, si estende anche su quello internazionale. È, insomma, un grande gruppo industriale. Ma è con l'acquisizione di Ciments Français, nell'aprile del 1992 - una mossa che sorprende il mercato - che si realizza in un sol colpo il processo di globalizzazione della società. Un'operazione che racchiude tre primati: si tratta della più rilevante acquisizione industriale realizzata all'estero da un gruppo italiano; è il più importante aumento di capitale effettuato alla Borsa di Parigi; è, infine, il più rapido aumento di dimensioni mai registrato da una società industriale italiana. L'impresa passa da un fatturato pre-acquisizione di 1.500 miliardi di lire (775 milioni di euro) a un giro d'affari consolidato di oltre 5.000 miliardi (2.582 milioni di euro) del nuovo gruppo.
Molte altre aziende dipendono, invece, da multinazionali ed in particolare dalla Fiat che ha investito molto sul territorio. L'Elettromeccanica Parrizzi, per fare un esempio, è una consociata della Fiat Ferroviaria e le Industrie Chimiche Caffaro fanno capo alla Snia Bpd (gruppo Fiat), uno dei principali gruppi industriali italiani, con sede a Milano e basi operative nell'Unione Europea e negli Stati Uniti. Attiva nell'area delle fibre tessili e della chimica specialistica, la Snia è inoltre presente nel settore immobiliare e in quello meccanico e dei materiali compositi. Il successo dell'azienda è conseguenza di una strategia semplice ed efficace: la costante ottimizzazione della struttura organizzativa e produttiva e la focalizzazione delle risorse e delle iniziative nei settori di mercato in cui il gruppo opera, e che presentano le migliori opportunità di sviluppo. Nel corso del 2003, in coerenza con l'impegno a minimizzare l'impatto ambientale delle attività chimiche, Caffaro, la società del gruppo attiva nel settore chimico, ha avviato le procedure per l'autorizzazione alla costruzione del nuovo impianto cloro-soda basato sulla tecnologia a membrana in sostituzione dell'ormai datato impianto a catodo di mercurio (altamente velenoso e inquinante).
Le imprese, invece, che al momento "navigano in cattive acque" sono quelle specializzate nel settore air-bag. La prima è la BAG, che occupa circa 200 dipendenti, allestisce l'"inflator" dell'air-bag per autovetture (la parte cioè che provoca il rigonfiamento del palloncino). Il suo capitale sociale è posseduto in parti uguali da Fiat Avio e da due società americane (U.S.A.) che forniscono l'aggiornamento del prodotto ed i componenti critici. L'altro stabilimento in difficoltà è l'Allied Signal. Questo riceve l'inflator della BAG ed allestisce l'air-bag completo ad esclusione della centralina elettronica. Entrambe utilizzano per la propria produzioni giovani con contratti a tempo determinato(a termine e a progetto) ai quali non hanno più potuto rinnovare il contratto. Sembra, infatti, che manchino le commesse.
Per assorbire i lavoratori che rimarrebbero scoperti in caso di chiusura delle imprese "storiche" di Colleferro, c'è in progetto la costruzione di un Parco di Divertimenti. Si tratta in realtà di un grande mistero cittadino, una speranza di rinascita della città e del territorio destinata forse a rimanere tale. Molte le voci critiche: il Parco sconvolgerebbe, infatti, per molti aspetti l'area della provincia sud di Roma. Se ne parla molto ma ancora non c'è nulla di certo, eccetto la cifra necessaria per la sua costruzione: 500 milioni di euro, più o meno. Tuttavia grande è l'attesa per la realizzazione di un tale progetto perché si parla di oltre cinquemila posti di lavoro. Restano però ancora molti aspetti da definire: quando e come verrà realizzato; in che modo sarà possibile coprire le ingenti spese di realizzazione e di mantenimento; quanti saranno i contratti a tempo determinato.

 

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Num 45 Marzo 2005 | politicadomani.it