Pubblicato su Politica Domani Num 44 - Febbraio 2005

Compromessi storici
FYROM
Un nome inusuale (e molto poco usato) per un piccolo Stato nello scacchiere dei Balcani, la Macedonia, la cui tradizione storica e culturale millenaria fa tremare la Grecia

di Maria Mezzina

FYROM, Former Yugoslav Republic of Macedonia, è il nome-compromesso trovato dalle Nazioni Unite per il riconoscimento della piccola repubblica dell'ex Yugoslavia. La Grecia si era opposta al nome antico di Macedonia quando questa si era dichiarata indipendente, nel 1991.
Una volta parte dell'impero ottomano, la Macedonia fu poi divisa fra Serbia (nord), Grecia (sud) e Bulgaria (solo una piccola parte, la valle di Strumica). Dopo la prima guerra mondiale divenne parte del Regno dei serbi, croati e sloveni, che nel 1929 prese il nome di Yugoslavia. Nel 1945, sotto Tito, divenne una delle sei Repubbliche federali della Confederazione Yugoslava.
In seguito al dissolvimento della Confederazione attraverso libere elezioni, la Macedonia decise di diventare una Repubblica autonoma e indipendente (1991). Questo provocò la reazione delle Grecia la quale teme che la Macedonia possa avere pretese di espansione territoriale: il confine sud della Macedonia è infatti comune a quello della omonima regione a nord della Grecia. Eventuali mire espansionistiche del nuovo piccolo stato potrebbero spingersi fino a Salonicco nella Tessalonica.
La Grecia fa di tutto per contrastare la nuova nazione: ne contesta il nome e il simbolo della bandiera; decreta un embargo commerciale; spinge per il non riconoscimento internazionale. Questo provoca difficoltà economiche: la Macedonia non può ricevere i finanziamenti delle organizzazioni mondiali. Ma la Grecia rimane sola: la Macedonia viene riconosciuta da molti paesi dell'UE e dalle Nazioni Unite. Il nuovo Stato accetta il nome proposto dall'Onu per risolvere la crisi e cambia il simbolo della propria bandiera. In cambio la Grecia revoca l'embargo.
Le difficoltà però non sono del tutto rimosse e nuovi motivi di tensione si profilano all'orizzonte.
L'atteggiamento ostile della Grecia ha avvicinato la Macedonia alla Turchia, la vera rivale della Grecia. L'offerta della Turchia alla Macedonia e a tutti i paesi della regione balcanica di un posto nella Comunità Economica del Mar Nero - organismo istituito nel 1991 per iniziativa della Turchia, di cui sono membri, oltre alla Turchia, anche Armenia, Azerbaigian, Bulgaria, Georgia, Grecia, Moldavia, Romania, Russia e Ucraina -, apre nuovi scenari nella politica internazionale.
La Comunità Economica del Mar Nero intendeva proporsi come alternativa all'Unione Europea, specie in reazione alla resistenza dimostrata dall'Europa ad accogliere la Turchia fra gli Stati membri.
Un pericolo che l'UE sta cercando di evitare mettendo in moto tutte la armi della sua raffinata diplomazia, con una serie di incontri politici e di accordi economici bilaterali e a livello comunitario.

 

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