Pubblicato su Politica Domani Num 44 - Febbraio 2005

Commissione Pastorale della Terra
Brasile, Chiesa e politica
La democratizzazione del paese passa anche attraverso la missione della Chiesa

di Maria Mezzina

Padre Alessio, la CPT è nata per iniziativa di alcuni vescovi e sacerdoti della regione amazzonica, ma perché si chiama "Commissione Pastorale" e non solamente "Pastorale"?
La CPT non è propriamente una Pastorale esclusivamente della Chiesa cattolica. Il Presidente è il Vescovo, ma ci sono all'interno anche componenti protestanti: luterani, metodisti e anglicani. Tutte Chiese che hanno una forte presenza soprattutto al sud del Brasile. La CPT è nata, infatti, in un contesto generalizzato di forti tensioni e conflitti fra i nuovi proprietari delle terre e i contadini.

I movimenti dei contadini sono in Brasile politicamente importanti. Hanno contribuito in maniera decisiva alla elezione di Lula a Presidente. Come si è arrivati alla formazione politica dei contadini? Quale è stata la vostra personale esperienza e il vostro contribuito in questo?
Con i leader e gli animatori delle comunità di base, nella parrocchia di Santa Luzia dove io e Padre Claudio(1) abbiamo lavorato per 10 anni, sono state organizzate delle scuole di formazione. I contadini si incontravano due giorni al mese per studiare e per crescere. Si discuteva di problemi diversi di carattere socio-politico. La nostra scuola per animatori è stata condotta da me e da Padre Claudio ed è andata avanti finché siamo rimasti nella parrocchia di Santa Luzia.
A un certo punto qualcosa è cambiato: nell'85/'86, ci siamo accorti che c'era un gruppo consistente di persone che chiedeva di più, che aveva altre domande. Con loro si facevano discorsi più impegnativi, anche politici. In quel contesto di conflitto esacerbato, queste persone stavano cercando di organizzare una qualche forma di sindacato. Allora abbiamo creato, in parallelo alla scuola degli animatori, anche una scuola sindacale con il gruppo di quelli più attivi e più svegli. Con l'aiuto, fra l'altro, della Cisl. E da lì, dopo alcuni anni, abbiamo creato anche la scuola politica. I conferenzieri erano di diverso tipo, c'erano anche professori universitari. Alcuni di loro poi hanno fatto anche carriera politica. La scuola di politica aveva come scopo la formazione politica delle persone e il loro "accompagnamento" (una forma di sostegno per coloro che sono già impegnati in politica [n.d.r.]). Qualcuno in Italia - ma non in Brasile - ci accusa di fare un lavoro molto politicizzato. Che cosa significa, però, "evangelizzare" se non promuovere la vita, la dignità e la libera partecipazione del cittadino?

Quale è stato il risultato di tutto questo?
Nel Maranhão l'impegno politico dei contadini ha messo a nudo la pochezza dei partiti che si sono rivelati una vera delusione. Avevamo creato una realtà forte e bene organizzata. Il Maranhão era uno degli Stati con le migliori militanze contadine, tra le più combattive, le più coraggiose. Gente che era passata anche attraverso la tortura, era passata attraverso le minacce e gli attentati. Diversi di loro sono stati anche uccisi.
A un certo punto i nostri militanti sono entrati nei partiti politici, o, meglio, nei gruppi dei politici regionali. I partiti però non hanno saputo aiutarli a crescere e li hanno "svuotati". Hanno letteralmente svuotato di contenuti e di idealità centinaia di leader contadini, sindacali e politici. Li hanno usati come raccoglitori di voti, come candidati fantasma. Gente che, se eletta, non riceveva però nessun tipo di appoggio. È stata una tragedia. Negli anni '80 il Maranhão era riuscito a far eleggere alla Costituente dei deputati federali come rappresentanti del movimento dei contadini. Oggi, nel paese governato da Lula, dove il PT (Partito dei Lavoratori di cui Lula è leader [n.d.r.]) è riuscito a crescere dappertutto, nel Maranhão ha avuto solo una ridicola percentuale. E i nostri vecchi leader non vogliono più neanche sentir parlare di politica.
La stessa cosa però, grazie a Dio, non è avvenuta nel resto del Brasile. Negli altri Stati del Brasile c'è una bella rappresentanza di politici legati alle comunità di base e alla Pastorale della Terra.

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(1) Padre Claudio Bombieri è ora impegnato con gli indios del Maranhão. L'intervista con padre Claudio è stata pubblicata nei numeri 42, Dicembre 2004, e 43, Gennaio 2005 di Politica Domani

 

L'intervista
Continua su questo numero la lunga intervista a Padre Alessio Moiola.
La prima parte è apparsa sul numero scorso di Politica Domani e si concluderà sul prossimo.
La testimonianza del missionario comboniano sul lavoro di ricostruzione dei rapporti sociali fra contadini e proprietari, devastati da decenni di violenze e tensioni, passa anche attraverso la formazione e la partecipazione politica. Il lavoro dei missionari parte dalla condizione dei contadini vittime delle violenze. Diventa condivisione profonda dei loro problemi e partecipazione ai loro drammi, anche a rischio della propria incolumità personale. L'assistenza (materiale, psicologica e morale) si risolve in formazione, la formazione in partecipazione, la partecipazione in attività politica.

 

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Num 44 Febbraio 2005 | politicadomani.it