Pubblicato su Politica Domani Num 44 - Febbraio 2005

Argentina. Il miracolo economico

 

Nel 2001 c'erano i "cacerolazos", gente che, avendo perduto tutto, manifestava in piazza a suon di pentole. A centinaia di migliaia si radunarono nelle piazze e sfilarono per le strade battendo su padelle e casseruole con tutta la forza possibile. Ora, dopo tre anni, l'economia argentina sembra andare a gonfie vele. Più che i dati del governo, lo dicono i negozi, i ristoranti e le strade piene di gente che è tornata a fare shopping. In appena due anni sono stati creati due milioni di posti di lavoro (alcuni sono analoghi ai nostri "lavori socialmente utili", e sono pagati poco, ma molti sono nel settore privato). La povertà è caduta di oltre 10 punti percentuali rispetto al 53% del 2001. L'inflazione è ritornata quasi al livello degli anni '90. L'economia è cresciuta dell'8% per due anni consecutivi e gli investitori stanno ritornando. A che cosa è dovuto questo miracolo? L'Argentina, spiegano in molti, non si è piegata agli ordini del FMI. Piuttosto che affrettarsi a soddisfare creditori, banchieri ed economisti del Fondo, il governo di Kirchner ha chiesto a tutti, creditori compresi di mettersi in fila e aspettare il proprio turno.
Nota: il "cacerolazo" è diventato il simbolo delle ribellione popolare argentina contro l'ordine neoliberale.

 

Evoluzione del debito estero argentino

Anno

Debito
(in milioni di dollari)

Servizio pagato
(ammortamento + interesse)

1975

7.875

--

1976

8.280

1.616

1977

9.679

1.849

1978

12.496

3.310

1979

19.034

2.255

1980

27.072

4.182

1981

35.671

5.390

1982

43.634

4.875

1983

45.087

6.804

1984

46.903

6.281

1985

48.312

6.208

1986

52.449

7.323

1987

58.458

6.244

1988

58.834

5.023

1989

65.256

4.357

1990

62.730

6.158

1991

65.405

5.419

1992

68.937

4.882

1993

65.325

5.860

1994

75.760

5.771

1995

99.364

8.889

1996

111.934

13.054

1997

130.828

18.308

1998

144.050

21.573

1999

147.881

25.723

2000

--

30.926

Servizio pagato 1976-2000

212.280

Fonte: World Bank, GDF 2000, 2001; BCRA (Banca Centrale della Repubblica Argentina), rielaborate da Eric Toussaint.

 

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