Pubblicato su Politica Domani Num 43 - Gennaio 2005

Allargamento dell'Unione
Il problema Turchia
L’ingresso della Turchia in Europa sta destando perplessità e contrasti. Il Paese ha mostrato con grande entusiasmo la sua volontà di aderire all’Unione. I problemi sollevati dalla Commissione europea hanno raffreddato questi entusiasmi. Le ragioni giuridiche e politiche delle difficoltà

di Alessandro Lovato

Nel 1999 il Consiglio europeo di Helsinki concesse alla Turchia lo statuto di paese candidato, precisando però che i negoziati per l'effettiva adesione sarebbero partiti solo sulla base di tangibili progressi in materia politica. Tra gli altri destavano molti dubbi la questione curda, il contenzioso di Cipro, il non rispetto dei diritti umani... Si decise allora di dare cinque anni di tempo alla Turchia per "mettersi in regola", durante i quali la nazione turca sarebbe stata costantemente controllata dalla Commissione europea.
I cinque anni sono scaduti a Dicembre del 2004, così tra il 16 ed il 17 del mese il Consiglio europeo si è riunito a Bruxelles sotto la presidenza olandese per decidere sulla questione. I Venticinque, pur riconoscendo i progressi in materia di diritti umani e dei rapporti con gli Stati confinanti, hanno posto una condizione irrinunciabile per l'avvio dei negoziati di adesione: il riconoscimento da parte della Turchia di Cipro. Ricordiamo che l'isola di Cipro, che nel '59 aveva ottenuto l'indipendenza dalla Gran Bretagna (trattato anglo-greco-turco), fu invasa dalla truppe turche nel 1974 e da allora è divisa: uno stato indipendente a sud e una parte a nord autoproclamatasi Re-pubblica Turca di Cipro Nord, con una presenza militare turca, riconosciuta soltanto da Ankara. Evidentemente il premier turco Erdogan non poteva accettare questa condizione: il riconoscimento sarebbe stato un colpo troppo forte per il prestigio interno turco. È stata trovata allora una soluzione di compromesso. Erdogan ha dichiarato che la Turchia sarebbe stata disposta a firmare il protocollo relativo all'accordo di Ankara nel quale la Turchia si impegna ad avere relazioni commerciali con tutti i 25 paesi dell'Unione, compresi quindi i nuovi dieci Stati membri: un riconoscimento implicito all'esistenza di Cipro. Preso atto di queste affermazioni, il Consiglio europeo ha dichiarato che la Turchia soddisfa i criteri politici di Copenaghen per l'avvio dei negoziati di adesione, e ne ha fissato la data di inizio per il 3 Ottobre 2005. Gli esami per la Turchia non sono però finiti. La Commissione continuerà a vigilare sull'effettiva attuazione degli impegni presi. Inoltre, nel caso in cui la Turchia dovesse fallire nel completare il suo cammino di riforme, l'Unione potrebbe decidere di far rimanere la Turchia "ancorata" all'Unione stessa senza farne parte a pieno titolo.

Criteri di Copenaghen
Fissati nel 1993 durante il Consiglio europeo di Cope-naghen affermano che l'appartenenza all'Unione richiede che il paese candidato abbia raggiunto una stabilità istituzionale che garantisca la democrazia, il principio di legalità, i diritti umani, il rispetto e la protezione delle minoranze.

Accordo di Ankara Accordo doganale e commerciale tra Turchia ed Ue stipulato ad Ankara nel 1963.

 

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Num 43 Gennaio 2005 | politicadomani.it