Pubblicato su Politica Domani Num 43 - Gennaio 2005

Notizie

 

I forestali della Calabria
Undicimila operai forestali della Locride hanno protestato per il mancato inserimento nella Finanziaria 2005 di 160 milioni di euro a garanzia dei loro posti di lavoro. Anche il Vescovo, Mons. Bregantini - un trentino che svolge da anni il suo compito di pastore della Chiesa nel sud - aveva accusato il Governo: "Siano destinate alla Calabria le risorse che le spettano, è impensabile che questa regione sia dimenticata dal Governo e che su tanti padri di famiglia incomba lo spettro della disoccupazione", aveva detto dal pulpito, in occasione della festa dell'Immacolata. L'appello è stato raccolto, ma su quei 160 milioni dovrà vigilare il leghista Calderoli. I forestali, che in pochi anni sono stati ridotti ad un terzo (erano 30.000), hanno ricominciato a temere. "La mancanza di lavoro è la madre di tutte le violenze nella Locride", mette in guardia Mons. Bregantini. A Locri il 49% della popolazione è disoccupata. Di questi il 40% non ha mai avuto un lavoro.

Costruire un mondo più giusto
L'impegno è di costruire un mondo più giusto e sicuro per tutti entro il 2015. Ecco gli obiettivi: eliminare la povertà estrema e la fame; garantire a tutti i bambini l'istruzione primaria; promuovere la parità fra i sessi; ridurre la mortalità infantile; migliorare la salute materna; combattere l'hiv/aids; sostenere uno sviluppo ecosostenibile; sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo. Ma è piuttosto improbabile che qualcuno di questi obiettivi sia raggiunto, specialmente in riferimento all'Africa. In un recente rapporto dell'Oxfam (Organizza-zione non governativa inglese che si batte contro la povertà e il sottosviluppo), dal titolo “Pagare il prezzo”, si legge che in Africa entro il 2015: circa 247 milioni di persone in più rispetto a oggi vivranno con meno di 1 dollaro al giorno, 97 milioni di bambini in più non avranno l'istruzione primaria, 98 milioni di persone in più non potranno accedere all'acqua potabile.

Tsunami
" "Il costo della devastazione sarà nell'ordine di miliardi di dollari", ha detto Jan Egeland, capo dell' Ocha - l'Ufficio di Coordinamento delle attività umanitarie dell'Onu -, aggiungendo subito: "Insondabili sono comunque i costi di queste povere società e dei pescatori senza nome e dei loro villaggi completamente spazzati via. Centinaia di migliaia di vite sono andate…". Sarà indispensabile un prolungato sforzo planetario di convinta e generosa solidarietà per dare sollievo ai milioni di persone che concludono l'anno in maniera disperata. Sarà necessario che ognuno nel mondo ma soprattutto chi più può in danaro e in potere, contribuisca a lenire al più presto questa spaventosa lacerazione che il pianeta intero ha subito. Altrimenti questo mostruoso 'tsunami', questa gigantesca onda assassina non si fermerà mai. Né per i tanti paesi colpiti né per il resto del mondo già piagato da guerre evitabili, divisioni inutili e malanni pur curabili con pochi spiccioli. Non sarebbe questo il momento di sospendere, congelare almeno per un po' qualsiasi conflitto e qualsivoglia commercio di armi per concentrare tutte le risorse in una grande straordinaria opera capace di trasformare almeno per un po' tutto il mondo in un'unica Società veramente Civile? Mai come in questi momenti il "villaggio" planetario è e deve essere davvero villaggio, nel senso antico e migliore del termine, nel profondo di ogni coscienza. Villaggio sì globale, ma soprattutto globalmente solidale."
(Pietro Mariano Benni - Misna)

Luce della pace, luce della speranza
Nella Chiesa della Natività a Betlemme arde perennemente una fiamma alimentata dall'olio donato a turno da tutte le Nazioni cristiane della terra. Nel 1986 per la prima volta, grazie all'iniziativa dell' ORF( radio e televisione Austriaca), è partita l'Operazione Luce della pace da Betlemme. Ogni anno poco prima di Natale un bambino dell'Austria superiore accende una lampada dalla luce della Grotta della Natività, che viene poi distribuita in tutta Europa. Sabato 11 Dicembre 2005 la Luce è arrivata a Roma portata dagli Scout Triestini e affidata alle Associazioni Scoutistiche del Lazio. Dopo la cerimonia svoltasi nel piazzale del Campidoglio la Luce è stata distribuita ai gruppi partecipanti, con lo scopo di diffonderla nei luoghi più bui. I gruppi Scout FSE Velletri 1 e 2, hanno donato la Luce al Carcere di Lazzaria di Velletri, simbolo tangibile della speranza che la pace si diffonda come un incendio nei cuori degli uomini.

Dove la polio è più "religiosa" del vaccino
Le religioni spesso aiutano l'essere umano ad affrontare le difficoltà della vita. In molti altri casi lo annullano, lo uccidono, come insegna l'infinita storia delle guerre di religione. Ma c'è un modo ancor più stupido per far prevalere insensati principi sul diritto alla vita che ha ogni uomo.
L'esempio ci viene dalla Nigeria, dove in alcuni stati musulmani del Nord le autorità religiose proibiscono che i bambini vengano vaccinati contro la poliomielite secondo un piano programmato dall'Onu. Il risultato è catastrofico. La Nigeria infatti registra il 45% dei casi di poliomielite esistenti nel mondo e l'87% dei casi africani. Il governo federale ha cercato di intervenire ma la resistenza delle autorità religiose, specie nello stato di Kano, è stata durissima.

Entusiasmanti vittorie della Coppa d'Africa
La faccia buona del calcio (c'è anche quella negativa) si è mostrata in Ruanda. La squadra nazionale che quest'anno ha ottenuto risultati mai raggiunti prima, era costituita dallo stesso numero di hutu e di tutsi. A dieci anni dall'atroce genocidio, hanno giocato con la stessa maglia chi ha avuto la famiglia sterminata e chi ha il padre ancora in prigione perché autore di quei delitti. "Ora siamo solo ruandesi", hanno detto i giocatori della nazionale.
Dalla riconciliazione all'emancipazione. Stavolta il calcio ha avuto effetti benefici in Tunisia. Felici per la conquista della Coppa delle Nazioni d'Africa, i dirigenti tunisini hanno deciso di istituire il primo campionato femminile. Un altro passetto in avanti verso un risultato in pareggio: fra uomini e donne.
[fonte: www.amaniforafrica.org]

 

Homepage

 

   
Num 43 Gennaio 2005 | politicadomani.it