Pubblicato su Politica Domani Num 43 - Gennaio 2005

Notizie dall'Europa

 

L'Europa dei servizi al cittadino
Eures
L'Eures (European Employment Service) è un organismo che collega la Commissione Europea i servizi pubblici per l'impiego presenti nei vari Stati europei, gli operatori regionali e nazionali impegnati nelle problematiche dell'occupazione, i sindacati, le organizzazioni dei datori di lavoro e gli enti locali e regionali. Dell'Eures fanno parte anche oltre 500 consulenti specializzati su questioni pratiche, politiche ed amministrative riguardanti la mobilità professionale. L'obiettivo principale dell'Eures è infatti fornire servizi quali informazione, consulenza e collocamento a tutti i cittadini interessati alla mobilità professionale all'interno dell'Unione Europea. L'Eures si profila quindi come uno strumento concreto sia per combattere la disoccupazione e sia, favorendo lo spostamento delle professionalità, per rendere più competitiva l'economia europea. Per ulteriori informazioni e per prendere contatto con un consulente Eures si segnala il sito: http://europa.eu.int/eures.

Difesa comune europea
I "Battle Groups"
Il 22 Novembre 2004 i ministri della difesa dell' Unione europea hanno raggiunto un accordo per la creazione entro il 2007 di tredici "Battle Groups" principalmente per operazioni di peace-keeping. I Battle Groups, sono gruppi tattici interforze formati da 1000-1500 truppe pronti a reagire rapidamente di fronte ad una crisi. Il dispiego completo delle truppe sarà possibile in meno di dieci giorni, dopo una decisione presa all'unanimità dal Consiglio e dopo la creazione di un piano di azione. L'impiego dei Battle Groups avverrà inizialmente solo sotto l'egida dell'Onu, ma ciò non esclude l'utilizzo in missioni indipendenti dalle decisioni del Palazzo di vetro. L'Italia parteciperà con le proprie truppe in tre gruppi. Uno con Spagna, Francia e Regno Unito; un altro con Slovenia ed Ungheria. Il terzo gruppo di cui fa parte il nostro Paese è un gruppo "anfibio" con Spagna, Portogallo e Grecia. I Battle Groups vanno ad affiancarsi alla nascente "Forza di Gendarmeria Europea" creata da Italia, Francia, Spagna, Olanda, Portogallo nell'ambito della realizzazione effettiva di una difesa comune europea.

Europa a rischio di povertà
Le politiche del Ccre
Secondo le rivelazioni statistiche del 2001 diffuse da Eurostat (Ufficio statistico dell' Ue), oltre 55 milioni di persone, circa il 15% del totale degli abitanti dell'Unione europea (allora) a 15 e più di 11 milioni di italiani, il 19% del totale, è a rischio povertà. In questa statistica essere a "rischio di povertà" è inteso come vivere in una famiglia il cui livello medio di reddito è inferiore al 60% del reddito medio del paese in cui risiedono.
Il Consiglio dei comuni e delle regioni d'Europa (Ccre), nel corso di una tavola rotonda tenuta a Rotterdam il 22 Ottobre 2004, ha affermato che le autorità locali e regionali possono svolgere un ruolo di primo piano in Europa per le politiche dedicate alla povertà e all'inclusione sociale. In particolare il presidente del gruppo ''lavoro e politica sociale'' del Ccre, Matthias Schulze-Boig, ha lanciato un appello a favore di un approccio politico integrato a livello locale per promuovere l'impiego. In secondo luogo, sempre secondo Shulze-Boig occorre considerare i senza lavoro come consumatori. Chi non lavora infatti non consuma e questo, come ben noto, è uno svantaggio per le imprese. Quanto al problema dei senza tetto, i rappresentanti degli enti locali e regionali europei hanno evidenziato la necessità di attuare un programma strategico chiaro con obiettivi integrati. Anche in questo caso le autorità locali devono essere maggiormente coinvolte nelle politiche europee per il settore.
Nel bilancio Ue approvato il 16 Dicembre scorso, è stato inoltre aumentato del 2% rispetto al 2004 il budget riguardante la lotta alla povertà interna all'Unione.

 

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Num 43 Gennaio 2005 | politicadomani.it