Pubblicato su Politica Domani Num 43 - Gennaio 2005

Le indecisioni del Governo Lula
Un caso emblematico
I diritti degli indios messi di nuovo a rischio da una decisione (improvvida e infelice) del Presidente

 

Un milione e 600 mila ettari di terra della Raposa Serra do Sol nello stato della Roraima. Da trent'anni i popoli indigeni combattono per il diritto alla loro terra contro l'invasione e le prepotenze di cercatori d'oro, allevatori di bestiame, imprenditori del settore agricolo e politici locali. Nel dicembre 1998, il Ministro della Giustizia firmò il decreto che delimitava la Raposa Serra do Sol come territorio indigeno. Mancava soltanto la firma del Presidente per la ratifica del decreto e l'omologazione della terra. Le numerose popolazioni indigene che vivono nella Serra do Sol sarebbero tornate a vivere serenamente, senza le minacce e le intimidazioni dei nuovi colonizzatori. E sarebbe stata anche garantita l'esistenza di un habitat e di una riserva naturale fra le più belle del pianeta. Tutto era pronto. Ma Fernando Henrique Cardoso non firmò il decreto di omologazione.
L'avvento di Lula al potere riaccese le speranze. Invano. Non solo Lula ha preso tempo, ma ha riaperto addirittura l'intero processo, ormai giunto a un solo passo dalla conclusione. Il Presidente ha infatti affidato ad una commissione l'intera questione indigena della Serra do Sol. Sono così ricominciate le rivendicazioni di fazendeiros e di allevatori e si sono riaperti conflitti e tensioni con gli indios che abitano la regione.
È del 23 novembre scorso il caso delle violenze contro gli indios Jawari.
"La comunità è stata invasa dai risicultori, latifondisti e indios comprati che hanno distrutto e bruciato le case distruggendo le coltivazioni e chiudendo al traffico le strade di accesso alla regione. La manifestazione capeggiata per gli invasori della terra indigena, è un messaggio al ministro della giustizia Márcio Thomaz Bastos, quest'oggi in visita a Roraima, che la classe dei latifondisti dello stato non accetta l'omologazione di Raposa Serra do Sol e che per impedire questo è disposta a usare tutte le maniere, inclusa la violenza".
È la testimonianza di Padre Gianfranco Graziola, missionario della Consolata, che nel fare il punto della situazione spiega:
"Questa e altre azioni violente ad opera dei latifondisti sono la conseguenza della lentezza del Presidente della Repubblica Lula nel firmare l'omologazione della terra indigena Raposa Serra do Sol, soccombendo così alle pressioni dei settori anti-indigeni di Roraima. Già dal mese di giugno di quest'anno le autorità brasiliane erano state avvisate dell'imminenza di conflitti nella terra indigena, ma nulla è stato fatto per evitarli. A ottobre, il supremo tribunale federale ha sospeso gli atti giudiziari che ordinavano la restituzione della terra ai risicoltori. Gli indios della comunità di Jawari sono senza alimenti, campi e vestiti. Gli aggressori hanno promesso di tornare per eliminare quello che è rimasto della comunità".

 

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Num 43 Gennaio 2005 | politicadomani.it