Pubblicato su Politica Domani Num 42 - Dicembre 2004

I rifugiati in Italia
Quanti sono
Fra i paesi europei, in Italia c'è un numero molto basso di rifugiati

di m.m.

Quando si parla di numeri difficilmente si riesce a capire l'entità vera dei fenomeni. Occorre un esempio, un termine di paragone, magari una situazione inventata in cui però siamo personalmente coinvolti.
Pensate allora a questo scenario. Un drammatico evento - un corpo celeste destinato a travolgere l'Italia, oppure un'enorme esplosione nucleare - costringe tutta la popolazione del nostro paese ad andarsene in fretta. Cinquanta milioni di profughi che se ne vanno, abbandonando tutto dietro di sé, che decidono di perdere tutto in cerca di un posto sicuro. Tanti sono i rifugiati nel mondo. Fuggono da guerre, da conflitti e da persecuzioni per la loro fede religiosa o politica, oppure solo perché appartengono ad una etnia invisa al gruppo dominante.
Cinquanta milioni sono tanti ma su sei miliardi di abitanti dell'intero pianeta sono solo otto su mille. Se la distribuzione fosse equa a Roma, con 3 milioni di abitanti, ce ne dovrebbero essere 24.000. In realtà ce ne dovrebbero essere molti di più perché è nelle grandi metropoli dei paesi democratici che questa categoria speciale di profughi vanno a rifugiarsi. In realtà a Roma sono solo 7.000, contro i 70.000 di Berlino e i 74.000 di Londra1.
Attenzione, questi 50 milioni non sono immigrati, costretti ad espatriare per ragioni economiche. Non appartengono alla categoria dei poveri emigranti italiani che in più ondate se ne sono andati per fare fortuna altrove; appartengono piuttosto alla categoria dei perseguitati politici italiani perché antifascisti oppure a quella degli ebrei fuggiti all'estero per sfuggire alle persecuzioni naziste. Gente come Albert Einstein, Enrico Fermi e Luigi Sturzo. Eppure si continua ad etichettarli come "clandestini" e a trattarli come poco meno che criminali.
Per ignoranza o per calcolo deliberato si sono costruite convinzioni che non hanno nulla di reale, come quella dell'"invasione". In realtà, rispetto agli altri Paesi dell'UE, i numeri italiani sono molto bassi: 23.000 rifugiati contro i 900.000 della Germania. Il numero complessivo dei rifugiati in Europa era, alla fine del 2002, meno di un decimo di tutta la popolazione immigrata (1,9 milioni contro 20 milioni di immigrati). Ci sono in Svezia più di 16 rifugiati ogni 1.000 abitanti; da 10 a 14 in Danimarca, Norvegia e Germania; meno di 1 rifugiato ogni 1.000 residenti nei paesi dell'Europa meridionale. In Italia i rifugiati sono circa 9mila, pari a 0,16 persone ogni 1.000 abitanti2. Pochi, allora, pochissimi e destinati ancora a diminuire dal momento che le domande dei richiedenti asilo esaminate dalla commissione centrale sono passate dalle 17.193 del 2002 alle 11.319 del 2003 (di cui 9.936 sono state respinte, 555 hanno ottenuto lo status di rifugiati e 828 la protezione per motivi umanitari). Ma questa è un'altra storia.


1 I dati provengono da una ricerca sulla condizione dei richiedenti asilo a Roma, Londra e Berlino, pubblicata nell'ambito del progetto ELA (Europe Land of Asylum). La ricerca è reperibile sul sito web www.europelandofasylum.net .
2 Dati dell'UNCHR aggiornati all'inizio del 2004 (http://www.unhcr.it/08_rifugiati_italia.pdf).

 

Homepage

 

   
Num 42 Dicembre 2004 | politicadomani.it