Pubblicato su Politica Domani Num 42 - Dicembre 2004

Prospera il commercio di armi

La modifica alla legge 185/1990 che questo governo ha approvato il 4 giugno 2003 (18 mesi di pressioni non sono bastati perché non si trasformasse una buona legge che metteva una seria ipoteca sul commercio delle armi), ha dato i suoi frutti: l'export di armi italiane è cresciuto: del 39,36 per cento da 920 milioni a 1 miliardo e 282 milioni di euro. Un record di cui in molti saranno stati felici, a parte quelli, più numerosi, che di queste armi saranno stati vittime.
Fra i maggiori acquirenti - che spesso, grazie alle rispettive legislazioni, fanno da mediatori con quelli in guerra o a rischio di guerra - ci sono (in ordine decrescente) la Grecia, la Malesia, la Cina, l'Arabia Saudita, la Francia, il Pakistan, la Polonia, la Danimarca, Gli Stati Uniti, la Finlandia.
Chi finanzia le imprese produttrici di morte? La banche, naturalmente, come accade per ogni altra impresa; solo che la produzione e il commercio di armi è un "affare" particolarmente lucroso. Conviene allora tenere d'occhio le banche che più sono esposte per togliere loro, eventualmente, la materia prima necessaria a finanziare questo commercio, i nostri soldi.
Ecco, allora, ad uso dei nostri lettori, l'elenco delle "banche armate" che sarebbe meglio evitare.

 

Istituti di credito (importi in milioni di euro)

Importi autorizzati

Importi segnalati

Capitalia (1)

229,8

93,7

Banca Intesa

97,4

59,0

San Paolo Imi

91,8

70,1

Société Générale

70,0

 

Banca Nazionale del Lavoro

69,7

82,0

Cassa di Risparmio di La Spezia (2)

34,1

22,1

Unicredito Italiano

31,9

35,2

Commerzbank

26,2

8,7

Barclays Bank

22,7

32,5

Abn Amro Bank

22,7

 

Banca Antonveneta

13,3

4,9

Banco Bilbao Vizcaya Argentaria

5,2

7,2

Banca Popolare di Lodi

4,0

0,3

Arab Banking Corporation

2,6

0,4

Bnp Paribas

0,7

 

Banca Lombarda e Piemontese (3)

0,1

0,2

Deutsche Bank

0,1

 

Ubae Arab Italian Bank

 

30,2

Crédit Agricole Indosuez

 

5,2

Banco Popolare Verona e Novara (4)

 

0,5

Banca Popolare di Vicenza

 

0,3

Banco Santander Central Hispano

 

0,3

Monte Paschi Siena

 

0,2

TOTALE GENERALE

722,2

453,1

(1) Banca di Roma, Banco di Sicilia, Bipop Carire
(2) Prima controllata da Banca Intesa, dal 2003 è entrata nel gruppo Cassa di Risparmio di Firenze
(3) Banca Regionale Europea-BreBanca, Banco di Brescia, Banco di San Giorgio (Genova)
(4) Compresa controllata Credito Bergamasco

Gli importi autorizzati sono riferiti al 2003 mentre gli importi segnalati sono riferiti anche ad operazioni autorizzate negli anni precedenti.

[Fonte: elaborazione Os.c.ar., Osservatorio sul Commercio delle Armi dell'Ires Toscana]
Links utili: www.nigrizia.it; www.saveriani.bs.it; www.peacelink.it.

 

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