Pubblicato su Politica Domani Num 42 - Dicembre 2004

L'olio nel popolo ebraico: le testimonianze nella Bibbia

di A. F.

L'uso sanitario e farmacologico
Salmo 104, 13-15 : "Dall'alta tua sede fai piovere sui monti, sazi la terra col frutto delle tue opere: fai crescere l'erba per il bestiame e le piante per l'uso dell'uomo, affinché tragga dalla terra il suo pane e il vino che allieta il cuore dell'uomo; affinché con l'olio allieti il suo volto e col cibo rinfranchi il suo cuore."
È da sottolineare il fatto che l'olio viene citato unitamente al pane e al vino, prodotti essenziali per la vita.

II° Libro di Samuele, XII, 20: " Allora Davide si alzò da terra, si lavò, si unse, si cambiò le vesti, poi entrò nella casa del Signore e si prostrò in adorazione. Rientrato in casa chiese che gli si portasse da mangiare e prese cibo."
L'episodio si riferisce alle azioni compiute da Davide dopo la punizione inflittagli da Dio in quanto reo di adulterio. Il Signore, infatti causò la morte del figlio di Davide e della moglie di Uria: in questo caso, la pena di morte inflitta agli adulteri è trasferita nel figlio nato da tale atto peccaminoso. Oltre all'uso cosmetico, si può vedere nel lavarsi e nell'ungersi anche un rito purificatorio prima di prostrarsi in adorazione.

Ezechiele, XVI, 9: "Ti lavai con acqua, ti purificai dal tuo sangue e ti unsi con olio.".
È Dio che parla, rivolgendosi al profeta, incaricato di rendere manifesta a Gerusalemme la Sua volontà. Nell'allegoria, dunque, la città viene vista come una donna, purificata da Dio e unta con olio. Anche qui è evidente la duplice valenza, sacra e profana dell'unzione, testimonianza di come un'usanza quotidiana abbia acquisito valore simbolico. E, pochi versi dopo, Dio accusa la nazione giudaica di aver approfittato dei Suoi numerosi doni per allacciare relazioni con altri popoli, abbandonarLo e darsi all'idolatria, qui considerata come adulterio, infedeltà a Dio, sposo della nazione.

Ezechiele XVI,17-19: "Prendesti i tuoi splendidi ornamenti, fatti con l'oro e l'argento, che io ti avevo dato e ne formasti delle immagini di uomini e fornicasti con essi;
le ricopristi con le tue vesti ricamate e dinanzi a loro offristi il mio olio e i miei profumi.
Il pane che io ti avevo dato, il fior di farina, l'olio e il miele con cui ti nutrivo, le ponesti dinanzi a quelle statue, in soave odore, dice il Signore Dio".
In questo passo è da rilevare l'importanza tributata all'olio, considerato come dono divino unitamente al pane e al miele, nonché l'uso sacrale non solo in ambito giudaico ma, come indirettamente è attestato, anche pagano.

Nel Levitico l'olio viene utilizzato per la purificazione del lebbroso. Una delle fasi di tale complicato rito d'espiazione, prescrive che: "... il sacerdote prenda il log di olio - corrispondente a circa mezzo litro - ne versi un po' nel cavo della sua mano sinistra, v'intinga l'indice della sua mano destra e ne spruzzi sette volte davanti al Signore. Prenda poi dell'olio rimasto nel suo palmo e lo ponga sopra il lobo dell'orecchio destro di colui che si purifica, sopra il pollice della mano destra e sul pollice del piede destro, nel punto dove ha messo prima il sangue della vittima sacrificata (agnello) in espiazione del delitto. L'olio rimasto nel cavo della sua mano, lo versi sulla testa di colui che si purifica. Così il sacerdote avrà compiuto per lui il rito di espiazione davanti al Signore. (Levitico, XIV, 14-18).
È importante sottolineare che la malattia ed ogni alterazione del corpo erano ritenute causate dal disordine e da una perturbazione, che non potevano che derivare da forze malvagie e contravvenire all'ordine stabilito da Dio.

Usi religiosi e sacrali
L'unzione è un importante rito religioso. Nella Genesi, Giacobbe "levatosi la mattina di buon'ora, prese la pietra che gli era servita da capezzale e ne fece un cippo, poi vi versò sopra dell'olio; e a quel luogo pose il nome Bet-El (=casa di Dio), mentre prima quella città si chiamava Luz." (Genesi, XXVIII, 18).

Nell'Esodo così Dio ordina a Mosé:
"Prendi dei migliori aromi, e cioé: 500 sicli di mirra schietta, 250 sicli di canna aromatica; 500 sicli di cassia, in base al siclo del Santuario, e un hin1 di olio d'oliva: con tutto questo preparerai il sacro crisma, un unguento composto con arte di profumiere; questo sarà il sacro crisma. Ungi con esso la Tenda di convegno e l'Arca della Testimonianza; la mensa e tutti i suoi arredi; la conca e la sua base. Consacrerai queste cose e diventeranno santissime: tutto ciò che le toccherà, diverrà sacro. Ungerai pure Aronne e i suoi figli e li consacrerai perché siano miei sacerdoti. E dirai ai figli di Israele: questo sarà l'Olio della sacra unzione per tutte le vostre future generazioni. Su carne d'uomo non se ne spanda, e non ne farete dell'uguale, nella sua composizione: esso è sacro e sacro sarà per voi. Chi ne comporrà dell'uguale, o chi ne metterà su persona estranea, sarà reciso di mezzo al suo popolo." (Genesi, XXX, 22-33)
Questa dunque la "ricetta" del sacro crisma.
E successivamente Dio ordinerà a Mosé:
"Poi prenderai il crisma ed ungerai il Tabernacolo e tutto ciò che vi è dentro; lo consacrerai con tutti i suoi arredi e sarà santo. Ungerai pure l'altare degli olocausti, con tutti i suoi strumenti, lo consacrerai e diventerà santissimo." (Genesi, XL, 9-10).

Nella Bibbia assistiamo anche all'uso dell'olio nell'unzione dei re, condizione essenziale della regalità, che rendeva il monarca sacro e inviolabile e mostrava che il regno era d'istituzione divina e su di esso Dio conservava i suoi diritti.

I° Libro di Samuele, X, 1:"Allora Samuele prese un vasetto d'olio e lo versò sul capo di Saul, poi lo baciò e gli disse:"Ecco, il Signore ti ha unto e consacrato capo d'Israele, suo popolo".".
I° Libro di Samuele, XVI, 12-13;"Il Signore disse:"Orsù, ungilo (=Davide), perché è lui!". Samuele prese dunque il corno dell'olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli.".
II° Libro di Samuele, II, 4:" Vennero poi gli uomini di Giuda, e là (=a Ebron) unsero Davide come re della casa di Giuda.".
II° Libro di Samuele, V, 3:" In seguito vennero gli anziani d'Israele dal re in Ebron: il re Davide in quella città fece un patto con loro davanti al Signore, ed essi lo unsero re sopra Israele.".
I° Libro dei Re, I, 34:" Là (alla fonte di Gihon, nei pressi di Gerusalemme) il sacerdote Sadoc e il profeta Natan lo (=Salomone) ungano re sopra Israele.".

 

1 Il siclo normale equivaleva a circa 11,424 grammi, quello "reale" a 14,20 o 16,27 grammi. Nel Santuario si conservavano i campioni dei pesi e delle misure che dovevano essere usate nella vita religiosa e civile. L'hin era la sesta parte dell'efa, il cui valore era di circa 36,5 litri; l'hin corrispondeva perciò a poco più di 6 litri.

 

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