Pubblicato su Politica Domani Num 42 - Dicembre 2004

Notizie

 

Lavoro migrante
L'OIM (Organizzazione internazionale per le migrazioni) e la Unioncamere hanno firmato a Roma un protocollo d'intesa finalizzato a far incontrare le esigenze delle imprese italiane con quelle dei lavoratori stranieri. Ricerca, selezione e formazione dei lavoratori stranieri saranno organizzati nei rispettivi paesi di origine, a seconda delle esigenze delle imprese italiane. I lavoratori saranno quindi chiamati in Italia avendo già in mano un regolare contratto (come prevede la legge Bossi-Fini). Gli stage e la formazione saranno organizzati saranno organizzati presso aziende e amministrazioni pubbliche italiane. I programmi prevedono formazione imprenditoriale, servizi di informazione, orientamento e assistenza tecnica allo start-up per nuovi imprenditori e lavoratori autonomi.

Esclusioni etiche
Con l'approvazione della "Carta dei Principi per un'Altra Economia" da parte della giunta Veltroni è iniziata una serie di iniziative volte ad escludere dal circuito commerciale le aziende che non rispettano ben definiti standard etici: le imprese che sfruttano i lavoratori, intimidiscono i sindacati, sono responsabili di disastri ambientali o sostengono il commercio di armi. Fra le principali imputate ci sono la Nestlé (esclusa da Eurochocolate), la Nike (le scuole rifiuteranno i suoi "regali", la Coca Cola (esclusa da Enzimi). Il comune di Firenze ha approvato due mozioni nei quali si escludono rapporti economici con le "banche armate". Anche la campagna di boicottaggio della Coca Cola, accusata di violazioni dei diritti umani dei lavoratori in Colombia, ha trovato molti aderenti: i 250 municipi e istituzioni locali di tutta Italia della "Rete del Nuovo Municipio". La decisione è stata presa nella assemblea nazionale dello 13 novembre scorso.

OVM - Organismi vivi modificati
Gli Organismi Vivi Modificati sono tutti quelli organismi viventi che possiedono una nuova combinazione di materiale genetico ottenuto con l'uso delle moderne biotecnologie. Per questo gli OVM sono classificati un sottoinsieme degli organismi geneticamente modificati (OGM). Le sementi modificate geneticamente, le talee e le culture di tessuti sono parti vive delle piante e dunque OVM. Con alcuni OVM - sostiene la FAO - vi è il rischio di introdurre un gene che potrebbe portare una pianta normale a diventare una malerba.
Due settimane dopo la pubblicazione del suo rapporto annuale sullo "Stato dell'Alimentazione e dell'Agricoltura 2003/04", nel quale non prende posizione contro gli OGM, la FAO è costretta a distribuire un libretto di linee guida per le norme di biosicurezza. "Queste linee guida accettate a livello internazionale aiuteranno i paesi a ridurre i rischi di rilasciare OVM che potrebbero trasformarsi in malerbe e danneggiare seriamente i nostri ecosistemi agricoli e naturali" ha dichiarato Niek van der Graaff, Capo del Servizio di Protezione delle Piante della FAO e Segretario della Convenzione Internazionale per la Protezione delle Piante (IPPC).

Si muore di fame anche così
Una folla di un centinaio di poveri si era radunata davanti alla casa di un milionario a Manikgank, 50 km da Dhaka, capitale del Bangladesh. Era la festa di Eid al Fidr, alla fine del Ramadan ed erano lì raccolti per ricevere le elemosine (zakat) che ogni buon musulmano ha il dovere di dare. Nella ressa che si è scatenata in seguito alla distribuzione di vestiti, 50 persone sono rimaste ferite e due donne di cinquant'anni sono rimaste uccise. Secondo il rapporto annuale dell'Agenzia della Nazioni Unite per lo sviluppo umano (Undp), i Bangladesh si trova al 138° posto in una lista di 177 paesi. Nella piccola nazione asiatica vivono 141 milioni di persone di cui il 49% sotto la soglia di povertà definita dal governo locale. Secondo i dati dell'Undp però ben l'82 % della popolazione vive come meno di 2 dollari al giorno e il 36 % con meno di 1 dollaro.

 

Mare Nostrum

Informazione e sicurezza
Augusta, Brindisi, Cagliari, Castellammare di Stabia, Gaeta, La Maddalena, La Spezia, Livorno, Napoli, Taranto e Trieste. Sono questi gli undici porti italiani dove possono transitare e attraccare navi e sommergibili a propulsione nucleare. I cittadini che vivono in un'area a rischio nucleare dovrebbero conoscere i piani di emergenza. Invece questi piani sono stati coperti finora da segreto militare, "per non generare allarme fra le popolazioni". Interpellato in Parlamento lo scorso marzo 2004, il Governo ha ammesso che la documentazione di Peacelink (www.peaceling.org) sul pericolo nucleare è corretta e ha deciso di togliere il segreto militare dai piani di emergenza. In caso di disastro nucleare però non ci sarà nessun risarcimento perché per un sottomarino con un reattore nucleare a bordo non è prevista alcuna assicurazione.

Sommergibile nucleari a zonzo
Incredibile ma vero. Il 22 giugno 2001 a 11 miglia da Brindisi un peschereccio di Monopoli aggancia un piccolo sommergibile nucleare statunitense. L'incidente finisce con l'intervento della motovedetta italiana che libera dalle reti le eliche del sommergibile a "spasso" nelle acque dell'Adriatico. Il sommergibile, un "NR1", un piccolo gioiello sul quale sono montate apparecchiature sofisticatissime per lo spionaggio elettronico e la ricerca di oggetti a grandi profondità, non è l'unico ad attraversare i mari italiani. Nell'arcipelago de La Maddalena, a Santo Stefano, gli USA mantengono dal 1972 una base permanente - mai autorizzata dal Parlamento - per i suoi numerosi sommergibili atomici. Si tratta di unità di attacco equipaggiate con missili da crociera a testata nucleare Tomahawk e Trident, fra le più grandi e sofisticate della flotta statunitense.

 

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