Pubblicato su Politica Domani Num 41 - Novembre 2004

Darfur, la storia

 

1821 L'Egitto strappa al Darfur, indipendente e grande quanto la Francia, le regioni del Kardofan.
1874 I Turchi conquistano il Darfur. Inizia la resistenza.
1898 Contempoaraneamente al dissolversi dell'Impero Ottomano avanza l'impero britannico e il Darfur diventa una provincia anglo-egiziana.
1899 Il nuovo governo è costretto ad affidare il governo ad Alì Dinar, che si proclama sultano del Darfur, in cambio del pagamento di un tributo annuale.
1916 Il Darfur perde l'indipendenza: la rivolta di Alì Dinar contro gli inglesi finisce con la morte del sultano. Il Darfur, annesso al Sudan, passa sotto l'Impero Britannico.
1956 Il Sudan diventa indipendente. Il governo del Darfur è affidato a commissari accusati però di fare solo gli interessi del governo centrale di Karthoum. Iniziano le rivolte.
1969 Mohamed Nimeiri sale al potere e impone un ferreo controllo sulle regioni, stravolgendo le leggi tradizionali. Iniziano i disordini locali. Adottando la politica del "divide et impera" vengono armate bande locali. Divampa la guerra civile.
1972 Hanno luogo gli "Accordi di Addis Abeba": alle varie regioni del Sudan si riconosce il diritto ad un'amministrazione autonoma. Iniziano dieci anni di tregua.
1972-73 Il Darfur è colpito da una grave siccità. Le popolazioni si spostano verso il sud.
1983 Nimeiri introduce la Sharia nel sistema giuridico del Sudan, per tutti anche per i non musulmani. Nasce il Sudanese People Liberation Army/Movement (SPLA/M) che rivendica il diritto di indipendenza delle regioni cristiane e animiste del sud del Sudanì.
1984-85 Grave carestia nel Darfur. Va perduto quasi tutto il bestiame.
1986 Sadiq al-Mahadi, leader dell'Umma Party, il primo partito politico a base popolare, vince le elezioni con un programma di pacificazione generale e la promessa di ritirare la Sharia.
1987-89 Fallimento del programma di al-Mahadi che, per tenere testa alle rivolte locali, favorisce l'armamento dei "muraheleen", milizie paramilitari composte di arabi Baggara del Darfur e del Kardofan.
Gli incidenti episodici nel Darfur si trasformano in veri e propri sanguinosi conflitti fra etnie arabe e non arabe. Si contano 2.500 vittime fra i Fur e 40.000 capi di bestiame uccisi, 400 villaggi incendiati e decine di migliaia di profughi.
1989, 30 giugno Omar al-Bashir sale al potere con un colpo di stato accentrando in sé le cariche di Capo di Stato, Primo Ministro e Comandante della Forze Armate.
1990 Nel Darfur ha luogo la guerra civile fra i Fur, favorevoli all'SPLA, e l'esercito sostenuto dagli Arabi Benis Halbas.
1994 Il Darfur viene diviso in tre regioni, Nord, Ovest e Sud.
1995 La terra dei Masaalit (non arabi) viene divisa in 13 Amarat (principati). L'amministrazione di cinque di essi è affidata a gruppi arabi.
Nasce in funzione antigovernativa l'Alleanza democratica nazionale (ADN). Ne fanno parte l'SPLA/M, il Democratic Unionist party (DUP, moderato), l'Umma Party ed altri partiti ed organizzazioni.
1996-98 Ha luogo il conflitto fra Masaalit e Arabi. Centinaia di morti e oltre 100.000 profughi; perdita di bestiame e di terre per migliaia di abitanti dei villaggi.
1996 Nel Darfur del sud scoppia la guerra fra Rizeygat e Zaghawa.
1997, 21 aprile Vengono firmati accordi di pace fra il governo centrale e i gruppi ribelli. Gli accordi non funzionano.
1997-99 Darfur dell'ovest, guerra civile fra i contadini Masaalit e gli arabi Um Jullul.
2001-03 Continuano impuniti gli attacchi soprattutto contro i Fur e i Masaalit. Razzie, furti, uccisioni, bombardamenti e incendi di villaggi. Vengono impiegati paramilitari detti "janjaweed".
2003, 25 febbraio Insurrezione della regione del Jebel Marra. La quasi totalità delle tribù africane del Darfur si riuniscono nel Fronte di Liberazione del Darfur (FLD)ìì.
2003-04 Mentre continuano i bombardamenti, gli assalti, gli incendi, le uccisioni e l'esodo di centinaia di migliaia di profughi, la situazione politica interna assume sempre più l'aspetto di una feroce guerra civile sulla quale si stanno giocando poteri, equilibri e autonomie.
Intanto la pace appare un miraggio sempre più lontano.

ì Ne è a capo John Garang de Mabiar, cristiano formatosi negli USA. Il primo nucleo dell'SPLA/M è fatto di 500 rivoltosi contro i quali era stato mandato Garang che, invece, si unisce a loro. L'SPLA/M aumenta rapidamente la propria forza passando da 12.500 uomini (1986) a 60.000 unità (1991).
ìì Fondato nel 2002 dall'avvocato Abdel Wahid Mohamed Nur, in risposta alle continue violenze, impunite, subite dalle popolazioni del Darfur, e formato dai comitati di autodifesa dei villaggi fur, l'FLD si è allargato alle altre tribù africane (in particolare Masaalit, Zaghawa e Berti). Dal marzo 2003 l'FLD ha preso il nome di ALS (Esercito di liberazione del Sudan) e si è alleato con il Movimento per la giustizia e l'uguaglianza (MJE) che opera più a nord.

 

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