Pubblicato su Politica Domani Num 4 - Aprile 2001

La Televisione

 

La TV, croce e delizia della società odierna, è senza dubbio uno strumento che ha caratterizzato il secolo scorso e che continua ad avere un ruolo fondamentale in quello appena iniziato. La televisione ci informa, ci istruisce, ci intrattiene, ci fa compagnia, ma soprattutto apre una finestra sul mondo permettendoci di vedere luoghi ed eventi lontani nel tempo e nello spazio, facendoci sentire così liberi di viaggiare, di guardare e di scoprire che quasi dimentichiamo di essere seduti su di una poltrona. Ormai per molti di noi la televisione é diventata infatti un portale straordinario, un tramite che filtra tutto ciò che è reale e lo ripropone a milioni di immobili telespettatori, i quali però, tendono purtroppo a creare, involontariamente ma erroneamente, un binomio indissolubile tra Televisione e Verità, non pensando all'eventualità che magari potrebbe anche essere trasmesso solo ciò che loro, più o meno inconsciamente, vogliono vedere, oppure, e questo è ancora peggio, ciò che altri vogliono che vedano. Filmati tagliati, registrazioni proposte solo a metà, dichiarazioni manipolate o raramente interpretate in maniera corretta, queste sono le maggiori insidie che minano un'informazione televisiva pura e incontaminata, ma che ancora di più tradiscono la fiducia di chi ascolta e osserva, per capire e apprendere. Bisogna rendersi conto che quello della televisione è un mondo finto, progettato dalla mente di alcuni e realizzato alla meraviglia da altri, e che per poter avere una visione un po' meno limitata di ciò che succede occorrerebbe guardare anche l'altra faccia delle cose, e non bisognerebbe mai accontentarci di quello che ci viene offerto, ma chiedere sempre di più. Cerchiamo quindi di moderare l'uso della televisione e di sforzarci di capire ciò che è vero e ciò che lo è un po' meno, ciò che merita attenzione e ciò che merita il disinteressamento totale, affinché questo "elettrodomestico" a noi così caro, e tutta la sua utilità ritornino al nostro sevizio e non si trasformino nello strumento di pochi, atto a controllare molti.

Daniele Proietto

 

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