Pubblicato su Politica Domani Num 39/40 - Set/Ott 2004

Futuribile non troppo
Il futuro dell'auto è già qui
Si sta lavorando velocemente ad una trasformazione epocale del mondo dei motori e delle autovetture

di Maria Mezzina

Futuribile, così si può descrivere al meglio quel misto di desideri e di immaginazione che è l'auto che le industrie automobilistiche hanno ancora nel cassetto, quelle che dovranno realizzare i sogni di tanti e sbloccare, finalmente, le produzioni.
Futuribile per la forma: le auto potranno essere disegnate (e realizzate) a piacere, secondo l'estro e il gusto del designer o anche del cliente; basterà applicare i pannelli sullo scheletro di un telaio di serie o facilmente modificabile. Futuribile per gli accessori (di serie o optional) tutti computerizzati e in grado di tenere il guidatore in continuo contatto con il mondo fuori dell'abitacolo, sia che si tratti di evitare il traffico e di scegliere il percorso più breve e più comodo, sia che si tratti di collegarsi con l'ufficio o con la borsa o con il cliente lontano tramite internet e la posta elettronica attivate, magari, con comandi vocali. Futuribile per il motore: elettrico, alimentato da batterie che ricevono energia dai pannelli solari; oppure a idrogeno, dove si pompa acqua e si genera idrogeno per scissione dell'acqua, e, come gas di scarico, si produce ossigeno. Futuribile per la sicurezza: dotata di una serie di dispositivi elettronici e di sensori capaci di percepire quando una determinata parte sta cedendo o quando la guida sta diventando pericolosa, l'auto sarà in grado di mandare segnali opportuni alla casa produttrice, nel caso di malfunzionamento del veicolo, al conducente assonnato o distratto, e anche ai servizi di pronto intervento, pronto soccorso incluso, in caso di incidente. Futuribile per l'organizzazione e la varietà delle offerte: con l'autovettura l'impresa automobilistica offrirà anche tutti i servizi ad essa connessi, riparazioni ed assicurazione incluse, per l'intera durata dell'autovettura: dalla "culla", quando esce lucida e fiammante dalla casa che l'ha prodotta, alla "bara", quando allo sfascio viene compressa e diventa metallo riciclabile.
Per ora si sta lavorando su prototipi, vicini però ad essere realizzati per l'uso di tutti, considerata l'evoluzione della tecnologia e del mercato dell'automobile. Tutto il clima che circonda la produzione di autovetture è cambiato e per sopravvivere alle ricorrenti crisi l'industria dell'auto ha bisogno di rinnovarsi radicalmente. L'auto dei sogni è, perciò, futuribile, ma neanche poi troppo.
La tecnologia necessaria ad ottenere la versatilità del design è entrata nelle produzioni di serie di molte case automobilistiche, Fiat inclusa. Molti dei dispositivi elettronici di controllo e di collegamento tramite satellite (come, per esempio, i navigatori satellitari) sono corredo normale delle autovetture già da qualche tempo. La Toyota Prius è dotata di un sistema di trazione ibrido che va con un motore convenzionale (a benzina o a gas) nelle alte velocità e con un motore ad elettricità nel traffico "stop and go" della città. A gennaio 2004 erano in circolazione oltre 200.000 Prius, una nuova serie è già pronta, e Ford e Toyota stanno trattando per costruire insieme motori ibridi e a basse emissioni, verosimilmente per piccole cilindrate. Per abbattere i costi di impresa ed aumentare gli utili le industrie automobilistiche già da tempo vendono automobili e servizi.
La strada dell'innovazione è stata intrapresa da tempo e anche le multinazionali del petrolio sono scese in campo in questa gara della ricerca avanzata sulle energie pulite e rinnovabili da applicare ai moderni motori. È il caso, per esempio, della ExxonMobil cofondatrice e sponsor con oltre 100 milioni di dollari del GCEP (Global Climate and Energy Project) all'Università di Stanford.
La ricerca è una strada obbligata se non si vuole rischiare di rimanere indietro. Il petrolio non garantisce più l'energia necessaria per il futuro. L'ingresso di Cina ed India nel panorama dei grandi consumatori mondiali ha posto una seria ipoteca sulla disponibilità di energia da idrocarburi. Molti studiosi ritengono che sia iniziata la fase di esaurimento delle scorte conosciute disponibili. Le zone nevralgiche per la produzione e il passaggio del greggio sono afflitte da instabilità politica, guerre e terrorismo (in Medioriente, nel Caucaso, in Venezuela, in Sudan). Sono state approvate e sono operative leggi a tutela dell'ambiente non solo in Europa , ma anche in alcuni stati dell'America del Nord, come in California, dove le emissioni di gas nocivi dovranno diminuire del 30% entro il 2009 e, a partire dal 2005, almeno il 10% dei veicoli prodotti dalle case automobilistiche che vorranno continuare a vendere in quello stato, dovranno essere "ZEV" (Zero Emission Vehicles), parola di Schwarzenegger.

 

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