Pubblicato su Politica Domani Num 39/40 - Set/Ott 2004

All'inizio del Trattato di Costituzione
Differenze significative
Il preambolo a una Costituzione è probabilmente più importante di ciascuno dei suoi articoli. L'elaborazione di quello europeo è stato faticoso

 

Sono stati stilati tre Preamboli al trattato di Costituzione europea: il primo è del 28 maggio 2003, il secondo porta la data del 18 luglio 2003, il terzo, quello definitivo, è del 25 giugno 2004 che così recita:

Costituzione Europea
Preambolo

Ispirandosi alle eredità culturali, religiose e umanistiche dell’Europa, da cui si sono sviluppati i valori universali dei diritti inviolabili e inalienabili della persona, della democrazia, dell’uguaglianza, della libertà e dello Stato di diritto;
Convinti che l’Europa riunificata dopo esperienze amare, intende proseguire questo percorso di civiltà, di progresso e di prosperità per il bene di tutti i suoi abitanti, compresi i più deboli e bisognosi; che vuole restare un continente aperto alla cultura, al sapere e al progresso sociale; che desidera approfondire il carattere democratico e trasparente della vita pubblica e operare a favore della pace, della giustizia e della solidarietà nel mondo;
Persuasi che i popoli dell’Europa, pur restando fieri della loro identità e della loro storia nazionale, sono decisi a superare le antiche divisioni e, uniti in modo sempre più stretto, a forgiare il loro comune destino;
Certi che, “unita nella diversità”, l’Europa offre loro le migliori possibilità di proseguire, nel rispetto dei diritti di ciascuno e nella consapevolezza delle loro responsabilità nei confronti delle generazioni future e della Terra, la grande avventura che fa di essa uno spazio privilegiato della speranza umana;
Risoluti a proseguire l’opera compiuta nel quadro dei trattati che istituiscono le Comunità europee e del trattato sull’Unione europea, assicurando la continuità dell’acquis comunitario;
Riconoscenti ai membri della Convenzione europea di aver elaborato il presente progetto di Costituzione a nome dei cittadini e degli Stati d’Europa,
Hanno designato come plenipotenziari: (elenco …)
I quali, dopo avere scambiato i loro pieni poteri, riconosciuti in buona e debita forma, hanno convenuto le disposizioni che seguono:

Le differenze tra il primo ed il secondo preambolo si limitano alle citazioni esplicite della civiltà greco-romana e del secolo dei lumi.

28 Maggio 2003
Ispirandosi ai retaggi culturali, religiosi e umanistici dell’Europa i quali nutriti dapprima alle civiltà greca e romana, segnati dallo slancio spirituale che ha attraversato l’Europa, e continua ad essere presente nel suo patrimonio, e successivamente dalle correnti filosofiche del secolo dei lumi,hanno ancorato nella vita della società la sua percezione del ruolo centrale della persona umana, dei suoi diritti inviolabili e inalienabili e del rispetto del diritto;

18 Luglio 2003
Ispirandosi alle eredità culturali, religiose e umanistiche dell’Europa, i cui valori, sempre presenti nel suo patrimonio, hanno ancorato nella vita della società il ruolo centrale della persona, dei suoi diritti inviolabili e inalienabili e il rispetto del diritto;

I cambiamenti più rilevanti si registrano tra il secondo ed il terzo preambolo.

La prima differenza consiste nella scomparsa della frase di apertura dei primi due preamboli, frase ripresa da Tucidide:
La nostra Costituzione si chiama democrazia perché il potere non è nelle mani di una minoranza, ma del popolo tutto intero.

I primi due paragrafi del secondo preambolo, sono stati sintetizzati e ridotti ad uno solo nel terzo.

18 Luglio 2003
Consapevoli che l’Europa è un continente portatore di civiltà; che i suoi abitanti, giunti in ondate fin dagli albori dell’umanità, vi hanno progressivamente sviluppato i valori che sono alla base dell’umanesimo: uguaglianza degli esseri umani, libertà, rispetto della ragione;
Ispirandosi alle eredità culturali, religiose e umanistiche dell’Europa, i cui valori, sempre presenti nel suo patrimonio, hanno ancorato nella vita della società il ruolo centrale della persona, dei suoi diritti inviolabili e inalienabili e il rispetto del diritto;

25 Giugno 2004
Ispirandosi alle eredità culturali, religiose e umanistiche dell’Europa, da cui si sono sviluppati i
valori universali dei diritti inviolabili e inalienabili della persona, della democrazia,
dell’uguaglianza, della libertà e dello Stato di diritto;

Nell’ultimo preambolo le esperienze del passato sono definite per la prima volta “amare”.

Inoltre, nel terzo preambolo, è stato inserito un nuovo paragrafo in cui si fa riferimento ai trattati antecedenti la Costituzione.
Risoluti a proseguire l’opera compiuta nel quadro dei trattati che istituiscono le Comunità europee e trattato sull’Unione europea, assicurando la continuità dell’acquis comunitario;

 

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