Pubblicato su Politica Domani Num 37/38 - Giu/Lug 2004

TRAPIANTI DI ORGANI

 

Pubblichiamo una lettera che il dott. Roberto Costanzi, della Associazione Malati di Reni Onlus, ci ha inviato a proposito dell'articolo da noi pubblicato sul numero di Aprile 2004 sulla donazione di organi ("Trapianti", occhiello "Quando non si tratta di un dono").
Condividiamo quanto afferma il nostro attento lettore e pubblichiamo con piacere l'articolo che ci manda. Il nostro giornale tuttavia tende ad accogliere serenamente tutte le posizioni che non siano pregiudizialmente di parte e quanto dibattuto nel convegno di Damasco a cui si riferisce l'articolo pubblicato ci è sembrato importante.
Va però precisato, a proposito dell'articolo incriminato, che la posizione del giornale è stata praticamente oscurata da un refuso: un intero pezzo di frase completamente saltata: all'interno dell'articolo si legge infatti: "Vogliamo qui soffermarci sugli aspetti più problematici di questa pratica medica lasciando." La frase completa è "Vogliamo qui soffermarci sugli aspetti più problematici di questa pratica medica lasciando al lettore le considerazioni più positive riferite al senso del dono come manifestazione di amore e realizzazione del sé individuale e collettivo nell'amore."

Gentile Direttore,
le invio, con preghiera di pubblicazione la lettera e l'articolo che abbiamo chiesto al Dottor Maurizio Valeri, dirigente medico del Centro Regionale Trapianti Lazio.
Vengono riportate delle corrette informazioni rispetto a quanto riportato dalla professoressa Maria Mezzina nell'articolo "Trapianti quando non si tratta di un dono", pubblicato sul numero di aprile 2004 di Politica Domani.
La corretta informazione sulla donazione e i trapianti consente ai cittadini, soprattutto ai giovani che leggono Politica Domani di poter meglio valutare la propria volontà di donare o meno gli organi, così come la normativa italiana consente. Quando parlo di donazione degli organi a me piace parlare di sangue, midollo, placenta e solo in ultima analisi degli organi dopo la morte.
Negli ultimi anni in Italia le donazioni e i trapianti aumentano, molti più cittadini che aspettano un organo per vivere hanno la speranza di effettuare un trapianto, hanno la speranza di vivere.
Certo il dibattito sulla donazione non è chiuso, e non potrebbe essere altrimenti, bisogna capire però la volontà di chi partecipa al dibattito stesso. Riportare in un periodico a diffusione gratuita e soprattutto tra i giovani un articolo ripreso da Civiltà Cattolica, senza un commento adeguato, significa immettere nelle persone che leggono, magari sbadatamente, elementi di disturbo sulla propria idea di donazione e trapianto, idea che si sono fatta discutendo in famiglia, tra amici o a scuola, sulla responsabilità della scelta di donare. La donazione degli organi è stata approfondita, non certo nei termini dell'articolo di Civiltà Cattolica, dal Papa, Giovanni Paolo II, ma non è stato il solo Papa a parlarne, nel suo intervento al XVIII Congresso internazionale dei trapianti tenutosi a Roma il 29 agosto 2000.
Chi aspetta un organo per vivere, nonostante alcuni libri autobiografici pubblicati, ma soprattutto da alcuni importanti studi condotti anche da università in Italia negli anni passati non ha crisi di doppia identità, le basta aver mantenuto la propria, tali crisi non sono state mai documentate scientificamente, né a dire il vero nel mio piccolo di associazione ne ho mai sentito parlare da cittadini che per qualsiasi motivo si avvicinano a noi.
Grazie per lo spazio concesso.

Roberto Costanzi
assreni@tiscali.it

 

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