Pubblicato su Politica Domani Num 36 - Maggio 2004

Terapia genica clinica
Transfer genico pre-clinico, lo stato delle ricerche
Rapporto scientifico sulla Conferenza e i Corsi tenuti dall'1 al 14 Febbraio 2004, presso la Facoltà di Veterinaria dell'Università Autonoma di Barcellona - Bellaterra, Spagna. Contratto n° LSSB-CT-2003

 

La conferenza sul trasferimento genico "in vivo"
Nel corso della conferenza sono state presentate, in sessione plenaria, 25 relazioni, della durata di 40/50 minuti, e 28 comunicazioni più brevi, di 5/10 minuti.
Gli argomenti oggetto del convegno sono stati divisi in sei sessioni ed hanno riguardato gli aspetti principali relativi al trasferimento di geni "in vivo" attraverso vettori virali e non virali.
Nello specifico si sono esaminate: le strategie di trasferimento, le reazioni biologiche al trasferimento dei vettori (reazioni di tipo immunitario, profilo di espressione dei geni), trasferimento di geni di tessuti specifici, sicurezza biologica, temi di tipo etico e normativo.
Risulta dal programma dettagliatoi che ci sono stati dibattiti guidati che hanno seguito sia gli interventi più lunghi, sia le comunicazioni brevi (10 e 5 minuti rispettivamente).
Negli ampi spazi attorno alla sala conferenze sono stati esposti 72 posterii, a disposizione per il pubblico per tutta la durata del convegno. I poster si riferivano tutti ad argomenti trattati durante la conferenza, e fra questi la Commissione scientifica aveva scelto 27 comunicazioni brevi. Sono stati assegnati due premi di 500 euro ciascuno ai due poster che, mediante votazione a cui hanno partecipato tutti i congressisti, sono stati ritenuti i migliori. Gli autori dei poster vincitori, C. Iglesias e S. Laurin, erano stati precedentemente scelti per una comunicazione breve nella sessione 5.
Nella tavola rotonda, durata 90 minuti, sulla sicurezza biologica della terapia genica e cellulare, i conduttori del dibattito hanno animato vivaci discussioni su temi caldi quali i cambiamenti genetici prodotti dall'inserimento dei vettori nel Genoma, i rapporti fra i ricercatori e le agenzie di normative giuridiche e il decorso clinico dei pazienti coinvolti negli esperimenti clinici.
Il pubblico, in particolare gli studenti, ha partecipato attivamente alla discussione. Si è stabilito un ottimo clima di interazione fra gli studenti, i ricercatori più giovani e gli scienziati "anziani", venendosi a creare così un'atmosfera molto favorevole al dibattito il cui risultato è stato ottimo dal punto di vista didattico e della formazione, anche in relazione ad argomenti che molto spesso, nei precedenti incontri sulle terapie geniche, molti ricercatori avevano giudicato "noiosi".

i Per contatti: www.vecteurotrain.org .
ii Progetti scientifici illustrati su cartelloni destinati all'esposizione.

 

Corso pratico di trasferimento genico "in vivo"
6-14 Febbraio 2004

Selezione dei partecipanti
I 32 partecipanti (studenti e post-doc) sono stati scelti fra 45 candidati (tutti eleggibili) a seguito della valutazione delle domande di partecipazione da parte di un gruppo di 20 esperti, del Comitato di Direzione e della Commissione di Selezione. I criteri adottati per la selezione sono stati: la qualità del curriculum, il progetto di ricerca e la motivazione.
Una prima lista di 32 persone è stata decisa sulla base del punteggio finale ottenuto. Nel caso in cui apparivano nella lista due o più candidati provenienti dallo stesso laboratorio o dallo stesso istituto, solo quello che aveva ottenuto il punteggio più alto è stato inserito nella lista. Gli altri candidati, in ogni caso, sono stati accettati per la partecipazione alle conferenze. I candidati il cui profilo professionale e d'interesse è risultato troppo distante dai temi oggetto del convegno non sono stati accettati.
Sono state inoltre assegnate 36 borse di studio su 38 partecipanti, che hanno coperto l'iscrizione, il viaggio e le spese di alloggio e mantenimento.

Il lavoro di laboratorio
Durante le sessioni antimeridiane sono state presentate le tecniche di base del trasferimento genico "in vivo" su topi e ratti. Le tecniche generali di manipolazione degli animali (anestesia/analgesia, scelta degli organi ed eliminazione del materiale usato), così come il trasferimento genico in organi specifici (attraverso le arterie e con la tecnica della "electroporation", trasferimento mediante campi elettrici generati da elettrodi) quali i muscoli, il fegato ("hepatectomy", una tecnica che serve a far rigenerare il fegato dopo una ablazione parziale), i polmoni e il cervello sono state condotte nel rispetto degli standard di una buona pratica di laboratorio.
Ciascuno dei 32 studenti, divisi in gruppi a seconda dell'organo di riferimento, è stato impegnato nella manipolazione di almeno un animale per ciascuna tecnica. I risultati dei trasferimenti dei geni sono stati monitorati attraverso l'osservazione dell’espressione della proteina LacZ (ß-galattosidasi) negli organi degli animali. Le procedure usate e i risultati del transfer genico sono stati quindi raccolti e presentati in un CD che è stato distribuito agli studenti.
Tutti gli studenti hanno dimostrato grandissimo interesse per gli esperimenti nei quali sono stati coinvolti e grande impegno nell'imparare le tecniche della sperimentazione su animali, grazie anche all'ottimo clima di collaborazione che si è instaurato fra gli studenti e i loro docenti.
Inoltre, le opportunità logistiche della Scuola di veterinaria, unite alla grande competenza dei tecnici di Genethon e della UAB (Università Autonoma di Barcellona) coinvolti, e gli strumenti acquistati specificamente per la conferenza, hanno contribuito in maniera determinante al successo della esperienza pratica acquisita dai partecipanti al convegno.

Valutazione dell'evento
Il giudizio sulla conferenza dato dai partecipanti al convegno, ottenuto attraverso la compilazione di modelli di valutazione FEBS (Federation of European Biochemical Societies), ha mostrato che la qualità complessiva dell'evento è stata eccellente. Il punteggio medio realizzato è stato di 35,2/41 punti. Questo alto grado di soddisfazione è dovuto alla novità dell'intervento didattico pensato per l'evento: la combinazione di una grande conferenza con corsi di tipo pratico/operativo è stata giudicata dalla maggior parte dei partecipanti un'idea eccellente.
Inoltre, gli organizzatori hanno beneficiato dei vantaggi offerti dal Campus di Bellaterra, nel quale le disponibilità didattiche (nella Scuola di Veterinaria) si sono integrate con quelle logistiche (alloggi e mezzi di trasporto), e della pregevole collaborazione con gli studenti locali, i quali hanno organizzato eventi sociali ed hanno notevolmente contribuito a rendere la permanenza socialmente piacevole e scientificamente produttiva.

Valore aggiunto europeo
In conseguenza della nazionalità dei partecipanti (e del loro lavoro nei rispettivi paesi di origine) sono stati coinvolti nel congresso 30 paesi: 22 paesi europei e 8 del resto del mondo.
I 32 studenti che hanno partecipato ai corsi sperimentali di laboratorio provenivano o avevano nazionalità di 20 diversi paesi. In confronto al primo corso Eurolab tenuto ad Evry nel 2002, c'è stato da allora un incremento del 32% e 54%, rispettivamente, di presenza di paesi europei ed extraeuropei. Ciò è accaduto prevalentemente a causa di un maggior numero di persone provenienti dai paesi dell'Est (Bulgaria, Repubblica Ceca, Polonia, Russia) così come da altri paesi dell'UE e fuori dell'UE.
Nella valutazione, quantitativamente positiva, in conseguenza del numero dei paesi europei che hanno partecipato, vanno considerati anche altri criteri di tipo qualitativo: sono stati infatti resi possibili e stabiliti molti contatti: fra i partecipanti fra di loro e fra i partecipanti e gli organizzatori della conferenza.
Gli studenti più giovani e i post.doc hanno manifestato la necessità di un servizio in grado di seguire i risultati delle loro collaborazioni, coordinato dall'Ufficio Scientifico di Vecteurotrain. Di conseguenza, questi studenti si sono impegnati a far pervenire alla Direzione del congresso un rapporto scientifico sulle attività sviluppate nei rispettivi paesi, dopo le collaborazioni stabilite a Bellaterra a seguito del congresso.

Piano di diffusione dei risultati
Verrà pubblicato un supplemento della rivista Gene Therapy, con i contributi degli oratori, che si sono impegnati a scrivere un resoconto generale sui temi sviluppati nei loro interventi.
Inoltre il sito web www.vecteurotrain.org verrà continuamente aggiornato mediante la pubblicazione del rapporto sulla conferenza, le sintesi delle comunicazioni che hanno avuto luogo durante la conferenza e i risultati più importanti ottenuti nei corsi pratici di laboratorio.

 

Cosa Significa

Gene
Un segmento di DNA che esplica una funzione specifica (per esempio: il gene per l'insulina). L'informazione codificata da un gene viene inizialmente trascritta sull'RNA messaggero e successivamente tradotta in proteine.

Trasferimento genico "in vivo"
Trasferimento di una molecola di DNA, nella quale si trova la proteina corrispondente ad un determinato gene, nel nucleo di una cellula vivente o di un tessuto all'interno dell'organismo umano. Il gene viene immesso nel nucleo allo scopo di favorire la produzione nella cellula, o nel tessuto, di quella specifica proteina.
Il trasferimento richiede un vettore che sia in grado di trasportare il gene all'interno del nucleo. La difficoltà maggiore che si incontra nel trasferimento del gene è il raggiungimento di un livello di efficienza sufficiente. per ottenere un beneficio terapeutico senza effetti secondari.

Vettore
Si chiama "vettore" il veicolo che trasporta il gene nella cellula. Esistono vettori di diverso tipo:
- vettori fisici: microiniezione, pressione, elettroporazione, "bombardamenti con microproiettili";
- vettori chimici: liposomi, trasportatori cationici, particelle di sali insolubili;
- vettori biochimici: complessi di DNA e proteine che vengono fagocitati nella cellula;
- vettori biologici: molecole che vengono inserite in particelle virali.

Vettori virali
I vettori virali sono dei virus modificati biotecnologicamente in cui le sequenze patogene sono state rimpiazzate da geni terapeutici o marcatori. Questi virus possono replicarsi solo in condizioni create artificialmente in laboratorio: i vettori virali crescono dentro cellule speciali, dette cellule di impacchettamento, e non sono in grado di replicarsi in altri tipi cellulari.
Esempi: adenovettori ricombinanti, vettori HIV (human immunodeficency virus) o MLV (Moloney Leukemia Virus) ricombinanti.

Vettori non virali
Sono vettori non virali quelle sostanze chimiche contenenti DNA capaci di entrare nella cellula secondo diverse modalità (per endocitosi o attraverso dei trasportatori).
Allo stato attuale i vettori non virali sono 1.000 volte meno efficienti dei vettori virali.

Sperimentazione pre-clinica
La sperimentazione clinica, che coinvolge direttamente l'uomo. Essa viene preceduta dalla sperimentazione pre-clinica in cui si verifica sugli animali l'efficacia delle tecniche e la tossicità dei composti utilizzati.

 

Genoma

Profilo di espressione
Tutte le cellule dell'organismo possiedono lo stesso patrimonio genetico (Genoma) codificato nel DNA. Ma le cellule dell'organismo non sono tutte uguali: una cellula nervosa, ad esempio, è molto diversa da una cellula del sangue o del muscolo. La differenza è dovuta al fatto che ogni tipo di cellula è in grado di attivare un diverso programma genetico, accendendo o spegnendo particolari geni in epoche diverse dello sviluppo embrionale e della vita adulta. Per descrivere questo fenomeno i ricercatori dicono che ogni cellula esprime geni diversi. La mappa del Genoma è la sequenza di tutte le "lettere" del DNA che compongono il patrimonio genetico, da cui i ricercatori possono trovare quali e quanti geni sono contenuti nei cromosomi, e il tipo di proteine che essi producono. La mappa del Genoma non dà però alcuna informazione su quali di questi geni siano accesi o spenti nei diversi tessuti, nei diversi momenti dello sviluppo o in situazioni patologiche. Questo tipo di informazione viene ricavato dalle mappe di espressione: le mappe dicono è possibile sapere quali geni sono importanti per la formazione di un particolare tessuto o organo, oppure identificare i geni che sono espressi in modo diverso fra un tessuto sano e uno malato. A differenza delle mappe genomiche, che analizzano il DNA, gli studi di espressione analizzano l'RNA, una molecola simile al DNA che viene prodotta solo dai geni attivi. Ogni gene attivo produce un diverso tipo di RNA: analizzando la presenza di ciascun tipo di RNA è quindi possibile sapere se il gene corrispondente risulta "acceso" (=espresso) oppure "spento" (=non espresso). Non solo: la quantità di RNA presente indica anche il grado di espressione del gene corrispondente.

 

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