Pubblicato su Politica Domani Num 36 - Maggio 2004

NOTE STORICHE

 

Gaetano Martino e la Conferenza di Messina
Nel 1955 il ministro degli esteri Gaetano Martino ospitò a Messina i suoi colleghi dei cinque Paesi fondatori della CEE per rilanciare l'integrazione, interrotta dopo il fallimento della Comunità europea di difesa. Alla Conferenza di Messina furono poste le fondamenta dei futuri Trattati di Roma (CEE ed Euratom), firmati poi il 27 marzo del 1957.
Gaetano Martino, fu uno dei protagonisti della vita politica europea degli anni '50-'60.
Come Presidente del Parlamento europeo (dal 1962 al 1964), egli curò molto le relazioni con i parlamenti nazionali: sotto la sua presidenza ebbe luogo la prima riunione con i Presidenti dei parlamenti nazionali degli Stati membri.

CECA
Il trattato che istituisce la Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA) è stato firmato a Parigi il 18 aprile 1951 da Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi. Concluso per una durata di cinquanta anni, è entrato in vigore il 23 luglio 1952 ed è, quindi, giunto a scadenza il 23 luglio 2002.
Sul piano storico, obiettivo della CECA era tradurre in pratica la dichiarazione di Schuman del 9 maggio 1950, che proponeva di creare un'Alta autorità comune responsabile dell'insieme della produzione franco-tedesca di carbone e acciaio, nel quadro di un'organizzazione aperta anche agli altri paesi europei.
[fonte : www.europa.eu.int]

Gli ampliamenti dell'UE
Quello del 1 maggio 2004 è il quinto ampliamento dell'Unione Europea.
I precedenti ampliamente dell'originario gruppo dei sei Stati fondatori sono stati:
1° nel 1973 al Regno Unito, alla Repubblica d'Irlanda e alla Danimarca;
2° nel 1981 alla Grecia;
3° nel 1986 alla Spagna e al Portogallo;
4° nel 1995 alla Svezia, all'Austria e alla Finlandia.
[per approfondire: db.formez.it]

Gli eventi del 1975
1° agosto, Helsinki.
I capi di stato di 35 paesi firmano l'atto finale della Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa (CSCE). Fra questi ci sono, oltre a tutti gli stati europei (esclusa l'Albania), Gli Stati Uniti, il Canada e l'URSS.
1° dicembre, Roma.
Grande manifestazione a favore dell'elezione diretta del Parlamento europeo.

Da Roma a Maastricht
Secondo semestre del 1990. Roma - 27 e 28 ottobre. In un Consiglio europeo straordinario, presieduto da Giulio Andreotti, è stata trovata l'intesa sulla data di inizio della seconda fase dell'Unione economica e monetaria (UEM) (la prima era già iniziata nel luglio 1990 con la liberalizzazione dei movimenti di capitale): al primo gennaio 1994 sarebbe nato l'Istituto monetario europeo (IME), embrione della futura Banca centrale europea (BCE).
La Gran Bretagna non aderisce (nel futuro trattato di Maastricht porrà le basi per la clausola dell'opting out, letteralmente "opzione fuori").
Gli undici capi di Stato e di Governo concordarono inoltre sulla volontà di trasformare gradualmente la Comunità in Unione, con il rafforzamento del Parlamento europeo in materia legislativa e di controllo; la creazione della cittadinanza europea oltre a quelle nazionali; e il consolidamento della politica estera, di sicurezza e difesa comune.
Ancora Roma - 14 e 15 dicembre. Si è in piena crisi internazionale: invasione del Kuwait da parte dell'Iraq; la guerra del Golfo è imminente. Il Consiglio europeo a presidenza italiana, a termine del suo mandato, dà il via a due Conferenze intergovernative (CIG) sull'Unione politica e sull'UEM. Le due CIG porteranno, nel febbraio 1992, alla firma del Trattato di Maastricht e, dopo una laboriosa fase di ratifica, alla nascita dell'Unione europea ed all'introduzione dell'euro (artefici Guido Carli nel '92 e Carlo Azeglio Ciampi nel '99).
La parte politica delle conclusioni del Consiglio sono: l'ampliamento dei poteri del Parlamento europeo, la creazione di una struttura "a pilastri" che introduce nella costruzione della futura UE le sfere della politica estera e di sicurezza e di quella degli affari interni e giudiziari.
[Per approfondire: www.ueitalia2003.it - www.europa.eu.int]

 

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