Pubblicato su Politica Domani Num 36 - Maggio 2004

Italia chiama Africa
"Non vi abbiamo dimenticato"
Roma conferma (con Veltroni) la sua vocazione a capitale del mondo

di Daniele Proietto

La manifestazione del 17 aprile in Piazza del Popolo è stato certamente il momento più emozionante di tutta una campagna di sensibilizzazione, che ha visto Roma ergersi a simbolo della solidarietà italiana nei confronti dell'Africa.
Circa centomila persone si sono ritrovate in Piazza del Popolo, dove i diversi colori di migliaia di bandiere si confondevano, volteggiando in aria al suono della musica. La manifestazione, fortemente voluta dal sindaco di Roma Walter Veltroni, ha visto - tra gli altri - la partecipazione, oltre che del sindaco stesso, di tutte le sigle sindacali, del Forum del Terzo Settore, della Comunità di Sant'Egidio, del WWF, della Provincia, della FAO, dell'UNICEF e di decine di associazioni non governative.
Molti sono stati i temi che la campagna ha sottolineato, e molti gli impegni per il futuro: la cancellazione del debito estero, l'aumento degli aiuti allo sviluppo, l'attuazione di un embargo totale della vendita di armi, la promozione della democrazia, una maggiore tutela dei diritti umani, una migliore opera di prevenzione dei conflitti e la distribuzione gratuita di medicinali e vaccini. Il sindaco Veltroni in un'intervista rilasciata a RaiNews prima dell'evento, aveva dichiarato: "Occorre rompere il silenzio sulla più grande catastrofe del pianeta: l'Africa, dimenticata dai media e oscurata dal disinteresse del mondo. Il primo obiettivo è dire agli africani, a tutti gli africani: "Non vi abbiamo dimenticato", vogliamo spingere i nostri governi ad occuparsi di voi. È una scommessa che possiamo vincere con la partecipazione di tanta gente, delle associazioni, dei sindacati, della società civile. La manifestazione sarà solo il primo passo verso un tavolo permanente di discussione e confronto sui temi centrali della sofferenza africana: armi, debito, sanità, infrastrutture". Veltroni ha proposto di abolire i dazi suo prodotti agricoli: "Se le politiche protezionistiche sull'agricoltura da parte delle nazioni ricche fossero drasticamente ridotte, entro il 2015 il numero dei poveri nel mondo diminuirebbe di 140 milioni di persone", ha detto il sindaco di Roma. Anche i segretari delle tre confederazioni sindacali, CGIL, CISL e UIL, Epifani, Pezzotta e Angeletti, concordano. "Ci vogliono da parte delle istituzioni internazionali ben altre politiche. Innanzitutto dobbiamo rimettere il debito di questo continente. Dobbiamo intervenire ora", dice il segretario generale della CGIL nel suo saluto di benvenuto alla folla.
Il clima poco mite e una giornata meteorologicamente non bellissima, non hanno impedito ai centomila presenti di godersi l'atmosfera di gioia di questa giornata eccezionale. Grazie al concerto organizzato in piazza, l'evento si è trasformato in una vera e propria festa, ma, soprattutto, è diventato un esempio di civiltà e di integrazione fra culture diverse, di solidarietà e di pace. Una prova che un altro mondo è possibile e un monito per gli scettici.

 

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Num 36 Maggio 2004 | politicadomani.it