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La nuova Russia
Vladimir Putin, ascesa di un “Re” Da "eminenza grigia" a uomo forte, il Presidente russo ha fondato la sua ascesa sull'orgoglio nazionale del suo popolo di m.m. Classe 1952, laurea in legge, Vladimir Putin è stato soprannominato l'eminenza grigia del Cremlino. É stato agente segreto del Kgb dal 1975 al 1990 e in questo incarico ha vissuto molti anni in Germania. Ha iniziato la sua carriera politica quando, disciolto il Kgb, è stato chiamato ai vertici della amministrazione russa. Fedele sostenitore di Eltsin, ha dato la scalata al potere mantenendo sempre però un basso profilo. "Lontano dal presentarsi come un leader carismatico, il suo volto è una maschera senza espressione, sorride raramente e parla piano", dice di lui la BBC. È invece uomo d'azione e ha dato prova della sua natura di "duro" in numerose occasioni, a cominciare con la sua posizione intransigente nei confronti della Cecenia. Divenuto da poco presidente della confederazione russa, ha dato ordine all'esercito di ricacciare in Cecenia, dal Daghestan i militari islamici ceceni che avevano invaso il vicino paese e di continuare in Cecenia la lotta contro i ribelli. La guerra contro i ribelli in Cecenia è subito diventata la guerra contro la Cecenia ribelle. Su questa guerra Putin ha subito puntato per fondare la sua fortuna politica a Mosca, cercando, con una guerra vittoriosa sulla Cecenia, di condiscendere ed alimentare il nazionalismo e sull'orgoglio nazionale dei Russi.
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Num 35 Aprile 2004 | politicadomani.it
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