Pubblicato su Politica Domani Num 35 - Aprile 2004

Notizie

 

Francobollo
Un francobollo per i bambini africani. Costa 45 centesimi il francobollo che sarà emesso dalle poste vaticane il prossimo maggio "Bambini vittime dell'Aids". Lo ha voluto il Papa che vuole far leva anche sulla generosità dei collezionisti per aiutare i bambini africani. Il ricavato della vendita sarà utilizzato per costruire e attrezzare un dispensario o un piccolo ospedale in uno dei paesi più tormentati da questo flagello. L'iniziativa sarà presentata ufficialmente in occasione del messaggio quaresimale del Papa. Il francobollo sarà riunito in multipli di quattro e completato da altrettante brandelle con messaggi riferiti alla tragedia dell'Aids.

Acli
Il presidente delle Acli, Luigi Bobba, ha illustrato in una conferenza stampa i singoli punti, sette nel complesso, che - ha precisato - mirano a contrastare "la retorica del declino del nostro paese". Fra le proposte c'è anche il voto ai minori ma non solo. L' Italia dei diritti ha bisogno di un'informazione socialmente responsabile, dice Bobba, che preveda la "patente per gli operatori" delle tv e introduca il qualitel. Va, inoltre, affermato il diritto alla formazione e all'asilo politico. Nelle proposte è previsto l'obbligo del servizio civile europeo e l'investimento in energia solare. Per quanto riguarda la scuola, dicono le Acli, serve un'inversione di tendenza della scuola delle "3 i" (inglese, informatica, impresa) della Cdl. Ci sono altre "i" complementari e integrative, fra le quali interdipendenza (l'unità del pianeta e della famiglia); interculturalità (integrazione delle culture); immaginazione (educare alla creatività).
Le Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) contano 850 mila soci e circa 7.800 strutture in tutta Italia.

+ Dai - Versi
+ Dai - Versi. È la campagna promossa daVita per raccogliere consensi attorno alla proposta di legge 3459 sulle Disposizioni per l'incentivazione del finanziamento privato degli organismi non lucrativi. Si tratta in concreto di chiedere che venga approvata una legge per la quale sia possibile dedurre le donazioni fatte ad enti non profit. Una battaglia di civiltà che ha iniziato il suo iter parlamentare un anno e mezzo fa e continua, a piccoli passi, ad avanzare. La proposta è sostenuta da esponenti di tutti gli schieramenti. Per aderire alla campagna www.vita.it oppure contattare Silvia Franzetti allo 02.5522981
(leggere l'articolo a pag.11)

Dumping
Dumping è una parola inglese che deriva dal verbo "to dump" e significa "gettare, scaricare, disfarsi di qualcosa". Viene infatti utilizzata anche per indicare le discariche dei rifiuti e, al negativo, nei cartelli che invitano i passanti a non gettare carte e rifiuti nelle aiuole.
Con questa parola la letteratura economica indica una pratica commerciale sleale con cui alcune imprese multinazionali e alcuni Paesi vendono sottocosto sui mercati esteri i propri prodotti che eccedono il fabbisogno interno, riducendo il prezzo dei beni esportati al di sotto dei costi di produzione. Per questo si utilizza il termine "dumping": chi ricorre a tale processo "si disfa"delle proprie eccedenze produttive "scaricandole" all'estero. Ma la scelta di questo termine rivela anche l'accezione negativa con cui viene giudicata tale pratica, che danneggia il Paese in cui viene applicata così come una "discarica di rifiuti" rovina l'ambiente che la ospita.
Lilia Illuzzi, esperta di politica internazionale
(da Aggiornamenti Sociali, Aprile 2004)

 

Giorgio La Pira
La città, come comunità umana e civile, prefigura la città di Dio

La Pira era consapevole che l'itinerario di pace da lui intravisto passava attraverso contestazioni e rischi mortali. Non per niente usava l'espressione di "crinale apocalittico", sul quale - diceva - sono presenti quattro potenziali esplosivi di terrificante potenza distruttiva: la minaccia nucleare, la fame, lo sviluppo demografico, la collera dei poveri, quella che chiamava anche "la collera di Dio e dei poveri".
In questo cammino necessario e insieme conflittuale, che consente l'accesso a una stagione storica nuova, vi è un punto di riferimento culturale e geografico preciso. Esso è la città. La "città" è intesa da La Pira come metafora, trascrizione, documento vivente della storia e della civiltà umana, nonché come "casa", domicilio, humus della persona umana e non già museo di reliquie. In questo senso assumono valore di simbolo la casa, l'officina, l'ospedale, la scuola e la cattedrale.
La città gli appare come lo spaccato esemplare della più vasta comunità umana e civile, dove i problemi tecnici, economici e politici prendono contorni più elementari e umani, dove si deve assicurare un posto a tutti, dove si prefigura in sintesi la città di Dio, dando un'anima alla moderna civiltà meccanica.
Card. Carlo Maria Martini
[Camera dei Deputati, 25.02.2004]

 

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