Pubblicato su Politica Domani Num 34 - Marzo 2004

Grandi opere nel Lazio
Un NO chiaro e netto
Bocciata dall'Autorità Garante un'opera contro la libera concorrenza e la normativa sui lavori pubblici.

di A.P.

Il 14 gennaio l'Autorità Garante sui lavori pubblici ha detto no alla legge Regionale della Giunta Storace sui progetti del Corridoio Tirrenico Meridionale e della Bretella Cisterna Valmontone.
L'intervento dell'autorità - richiesto dall'ANCE (l'associazione dei Costruttori) - si riferisce specificamente alla Legge regionale n.37 del 28/10/2002, che costituisce la società per azioni ARCEA, deputata alla gestione delle opere viarie progettate. La questione, apparentemente solo formale, riguarda il nodo della gestione dei lavori di costruzione del Corridoio e della Bretella.
La legge regionale stabilisce che la costituzione della società pubblico-privata (la Arcea) debba essere effettuata con "evidenza pubblica", mentre i lavori verranno affidati tramite "contratti di servizio", cioè senza la normale procedura prevista per gli appalti pubblici dalla legge Merloni.
L'autorità garante non ha accettato, però, questo principio. Trattandosi infatti di società con capitale prevalente pubblico (il 51% appartiene alla Regione Lazio), la Arcea Lazio S.p.a. deve attenersi strettamente alla disciplina sui lavori pubblici, che prevede modalità ben diverse per l'esecuzioni di lavori importanti come il sistema viario proposto da Storace.
L'autorità garante ha accolto le osservazioni mosse dall'Associazione dei Costruttori, che ha contestato alla Regione Lazio il fatto di aver riservato "ad un unico soggetto l'intero mercato degli appalti pubblici del settore stradale ed autostradale del Lazio".
La decisione dell'autorità mette quindi in dubbio la correttezza, diciamo così, di procedura del corridoio e della bretella, aprendo la possibilità di vedere azzerato il progetto faraonico. Ad oggi le osservazioni dell'AGLP non sembrano essere state recepite, visto che la Giunta della Regione Lazio difende ancora il progetto, nonostante il cammino per la sua esecuzione diventi ogni giorno più difficile.

 

Viabilità
La Bretella Cisterna-Valmontone
Figlia minore del progetto Storace

I progetti di costruzione autostradale dati in gestione alla Arcea Lazio S.p.a. riguardano anche il collegamento viario tra Valmontone (all'altezza dell'autostrada A1) e Cisterna di Latina. Questo tratto di autostrada, degradato da "Corridoio" a semplice "Bretella", potrebbe creare seri guai al territorio di Velletri. Il tracciato, infatti, taglia la zona est della città dei Castelli, e va ad intaccare una delle zone agricole produttive, nonché aree pregiate dal punto di vista paesaggistico e ambientale (le contrade Malatesta e Castel Ginnetti). Più a Nord il tracciato previsto sfiora (a circa 600 mt.) il lago di Giulianello, una vera e propria oasi verde a pochi chilometri dal centro cittadino.
Mentre per il corridoio le posizioni sono decisamente chiare (gran parte dell'opposizione alla Giunta Storace si ritrova sulle posizioni degli ambientalisti) la Bretella vede due "partiti": un'area possibilista, composta dai DS e dalla Margherita, che vorrebbero semplicemente spostare il tracciato, facendo passare nel territorio di Cisterna (in un area intatta dal punto di vista ambientale, ma con meno case e aziende agricole e quindi con un impatto "umano" inferiore) e un'area fermamente contraria "senza se e senza ma" al progetto, composta dai Verdi e dalle associazioni ambientaliste. I gruppi ecologisti contestano, infatti, l'utilità stessa del progetto ed evidenziano come, anche se il tracciato dovesse essere variato, in ogni caso rappresenterebbe uno scempio irreversibile, con pesanti conseguenze economiche ed ambientali per Velletri.

 

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Num 34 Marzo 2004 | politicadomani.it