Pubblicato su Politica Domani Num 33 - Febbraio 2004

Occultamento
Le ragioni ufficiali


"I 695 fascicoli "provvisoriamente archiviati" negli anni '60 con un provvedimento abnorme, non essendo competente la Procura generale militare, vennero fortuitamente ritrovati nel cosiddetto "armadio della vergogna" nel 1994 e dalla Procura militare di Roma furono trasmessi alle Procure militari competenti per territorio.
Nella scorsa legislatura [...] era infatti emerso che al termine della seconda guerra mondiale, sussistendo da parte degli anglo-americani e del Governo italiano la volontà di perseguire penalmente i responsabili delle stragi perpetrate dalle truppe nazifasciste, tutti i fascicoli esistenti presso le forze dell'ordine e le varie autorità giudiziarie erano stati radunati presso la sede della Procura generale militare in Roma, per essere classificati in base ai soggetti attivi dei reati. E ciò per scelta della politica anglo-americana di quel tempo, in base alla quale ai tribunali alleati veniva riservata la competenza dei processi relativi ai crimini compiuti dai generali dell'esercito tedesco, mentre ai tribunali italiani sarebbe rimasta la competenza sui reati ascrivibili agli ufficiali di grado inferiore.
Quindi, in un primo momento, era evidente la volontà degli alleati e del Governo italiano di perseguire con rigore questi crimini.
Nel 1947 il nuovo scenario politico internazionale determinava un sostanziale mutamento di tale politica, culminato con la rinuncia anglo-americana al giudizio sui crimini commessi dagli ufficiali generali tedeschi, previa la commutazione di molte condanne a morte nella pena dell'ergastolo.
Negli anni '50 a seguito della nascita dell'Alleanza atlantica e della divisione del mondo in due blocchi contrapposti, risultava ormai difficile procedere al giudizio di ex ufficiali dell'esercito tedesco per crimini commessi nel corso della seconda guerra mondiale in quanto ciò avrebbe potuto essere causa di problemi diplomatici con un Paese, la Repubblica federale di Germania, che si apprestava a compiere il suo ingresso nel sistema di alleanze occidentali.
Nel 1956 la richiesta di estradizione dalla Germania di un ex nazista da parte di un Procuratore militare italiano fu alla base di uno scambio di missive tra il Ministro della giustizia e quello della difesa nel quale si evidenziava la possibilità di effetti negativi a livello internazionale."

[Dalla Relazione al Senato delle commissioni permanenti 2ª e 4ª riunite (giustizia e difesa).13 dicembre 2002 - Relatori Cirami e Pellicini]

 

Homepage

 

   
Num 33 Febbraio 2004 | politicadomani.it