Pubblicato su Politica Domani Num 33 - Febbraio 2004

Etiopia ieri e oggi
Storie di donne

 

Dinknesh (Lucy)
La storia dell'Etiopia nasce con Lucy, 3,2 milioni di anni fa.
Lucy era una giovane donna, alta 1,6 metri, del peso di poco più di 30 chilogrammi. Aveva solo 20 anni quando morì nella valle di Awash nella regione di Hadar. È stata ritrovata nel 1974 da un gruppo di antropologi francesi e americani.. Il suo nome, Lucy, è quello di una canzone dei Beatles. Ma in Etiopia la chiamano Dinknesh, "tu sei amabile".
Ora Lucy vive ad Addis Abeba, nel museo.

Macheda, regina di Axum
Parlano di lei (per gli arabi Bilquis e per i cristiani la Regina di Saba) e del suo viaggio a Gerusalemme, per conoscere il re Salomone, fra il 1000 e il 950 a.C., i libri più sacri: il Talmud, la Bibbia, il Corano e, ovviamente, il Kebra Nagast (Gloria dei Re) che è il libro della storia dell'impero degli altopiani, elaborato in Etiopia nel XIV secolo.
Macheda conobbe Salomone e con lui concepì un figlio Menelik, il "Figlio dell'uomo saggio" che portava nel sangue le tracce di una ascendenza divina e che sarebbe stato il capostipite di una stirpe salomonica. È per questo che gli Etiopi sono un popolo eletto.
Menelik, cresciuto e divenuto re, fece proprio il simbolo del leone di Giuda che innalzò a simbolo del proprio regno.

 

10.000 in fuga

Dopo le guerre nazionale, le guerre etniche. La regione di Gambella, all'estremo ovest dell'Etiopia, al confine con il Sudan, è da mesi teatro di violenti scontri che si risolvono in sanguinosi massacri.
Le informazioni arrivano con difficoltà, per la distanza e la difficoltà a raggiungere le zone interessate, ma sembra che siano oltre diecimila gli sfollati che cercano di allontanarsi dalla zona ricca di miniere d'oro attorno miniera di Dima. Alla fine di gennaio nella zona erano state uccise 196 persone in un solo giorno. Altre violenze ci sarebbero state all'inizio di febbraio. A metà dicembre numerosi violenti scontri avevano provocato 300 vittime. Le autorità accusano delle violenze un gruppo etnico armato di duecento Anuak", una delle tribù locali. Il governo centrale attribuisce la responsabilità alla poca capacità del governo locale e alla arretratezza economica della zona. Secondo gli osservatori dell'Ethiopian Human Rights Council, le violenze sono state alimentate dal governo centrale che diviso il paese in unità amministrative basate sulle differenze etniche e linguistiche.

 

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