Pubblicato su Politica Domani Num 33 - Febbraio 2004

Etiopia
Le condizioni economiche
Alla base dell'estrema povertà del paese ci sono motivi geografici, politici, etnici e ambientali

 

Repubblica Federale. Nove Stati divisi per etnìe.
66,5 milioni di abitanti (il secondo stato più popoloso dell'Africa, dopo la Nigeria). Le stime ufficiali sono al ribasso a causa del dilagare dell'AIDS, della diminuzione dell'aspettativa di vita e dell'aumento del tasso di mortalità e della mortalità infantile.
L'economia del paese è basata sull'agricoltura che costituisce il 50% del PIL, con l'85% delle esportazioni, e l'80% della popolazione che lavora nei campi.
La povertà è diffusa: la guerra con l'Eritrea, la siccità, la deforestazione, l'erosione del suolo, i metodi di coltivazione rudimentali e inefficaci, il crollo del prezzo del caffè - che l'Etiopia esporta per un ammontare di 270 milioni di dollari - hanno costretto la popolazione a livelli di povertà estremi. Dal 2001 l'Etiopia è stata nel numero delle nazioni povere altamente indebitate ed ha diritto a degli aiuti finanziari. Nel 2002 c'è stata una buona crescita economica dovuta alle piogge cadute abbondantemente all'inizio dell'anno, alla fine delle ostilità, agli aiuti stranieri e alla parziale cancellazione del debito. Tuttavia, lo stato, che possiede e controlla tutta la terra, non ha provveduto a mettere da parte delle riserve di cibo e, quando il paese è stato di nuovo colpito dalla siccità alla fine del 2002, 14 milioni di persone si sono trovate a dover lottare per non morire di fame (stime del WFO, World Food Program)
L'Etiopia non ha alcuno sbocco sul mare. La separa dal mare una striscia di terra larga poco più di 30 chilometri appartenente all'Eritrea e uno staterello, il Djibouti, di soli 500 mila abitanti e una superficie di 23 kmq. Al di là c'è il Golfo Persico.

 

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Num 33 Febbraio 2004 | politicadomani.it