Pubblicato su Politica Domani Num 32 - Gennaio 2004

Lieder: poesia in musica
Goethe e Schubert
Sulla poesia di Goethe nascono le melodie di Schubert. Oltre 150 lieder su testo di Goethe. I due grandi non si incontrarono mai, lo fecero le loro arti

di Silvia Gentili

Uno nasce a Francoforte sul Meno il 28 agosto 1749, l'altro nasce il 31 gennaio 1791 a Liechtental, sobborgo di Vienna. Due vite, quella di Johann Wolfgang Goethe e di Franz Schubert, apparentemente senza nulla in comune se non il medesimo sfondo storico e culturale di fine 700.
L'incontro delle loro arti diede vita ai Lieder.
I Lieder di Schubert sono principalmente duetti per voce e pianoforte, strumento che non funge da mero accompagnamento ma ne introduce il clima, sottolinea le parole, colora ed evidenzia le linee vocali. La chiave del Lied schubertiano è la poesia sulla quale esso si basa. Nel " Der Fischer" (Il pescatore) il tema centrale è quello dell'acqua come forza generatrice di vita ma anche come mutevolezza, distruzione e morte. Il panteismo di Goethe si palesa nell'identità di fondo tra Dio e la natura da cui discende la concezione di un rapporto armonico tra le forze umane e quelle divine, e la felicità dell'individuo risiede nell'accettazione dei propri limiti naturali.
È difficile, talvolta impossibile, definire adeguatamente un compositore con una sola, sintetica espressione: quale singola parola, infatti, potrebbe rivelare l'intima essenza di Mozart, di Beethoven, di Wagner o di Stravinskij? Nel caso di Franz Schubert il dilemma non si pone: la parola indiscutibilmente è "melodia". Nel 1814, a 17 anni, Schubert fu ispirato dal "Faust" di Goethe a scrivere il suo primo capolavoro in forma di Lied, Gretchen am Spinnrade, meglio conosciuta come " Margherita all'arcolaio". Fu il primo grande esempio di perfetta unità tra testo e musica.
È nell'intima fusione tra musica e poesia che risiede la magia. In un necrologio del 1829 Eduard von Bauernfeld spiegava che cosa significasse per Schubert la poesia di Goethe: "Essa cadeva come una scintilla ardente sul terreno fresco, giovane e ancora non coltivato dell'animo di Schubert; qui trovava un ambiente a lei congeniale e appiccava il fuoco…Veramente, il miglior risultato che un'opera d'arte possa generare è un'altra opera d'arte!"
Il rifiuto della metafisica come strumento che spieghi i fenomeni naturali è una costante nella poetica di Goethe, quest'atteggiamento si evince anche nel "Der Fischer" in cui la metafisica non trova terreno fertile. La natura (personificata dalla donna che emerge dall'acqua) si manifesta all'uomo in tutta la sua totalità. Nessun mistero. Tutto è contingente. La finitudine dell'uomo è la sua incapacità di ribellarsi al richiamo dell'acqua, che simboleggia un ritorno alle origini, alla purezza e all'ingenuità della vita. C'è una sorta d'impotenza umana nei confronti della natura che comanda sulle leggi del mondo, l'assoluto non è più oggetto della teoria, ma dell'arte; nella bellezza o nella tensione al miglioramento e all'indagine di se stessi, l'assoluto si svela positivamente, ma come sentimento e non come conoscenza.
"L'arte dell'umana malizia" non può nulla contro il "piccolo pesce che sta sul fondo beato". E sarà in quell' "eterna rugiada" che l'uomo troverà se stesso.
Le Massime e riflessioni di Goethe sono annotazioni e pensieri concepiti durante la maturità letteraria; in uno di essi leggiamo "La più bella fortuna dell'essere pensante è quella di aver scrutato ciò che è scrutabile e di venerare serenamente l'imperscrutabile".
E Schubert? Il dono melodico di Schubert e la sua straordinaria inventiva nell'abbellire la melodia con accompagnamenti evocatori ed accorti lo portarono ad approdare in un regno completamente diverso. In effetti, l'unità e coerenza profonda tra parole e musica, ovvero la creazione di "canzoni artistiche", o Lieder, erano un fenomeno quasi del tutto inedito all'epoca. Gli autori dei Lieder che Schubert ascoltava da ragazzo sono nomi oggi caduti in un oblio quasi totale: Hiller, Schulz, Reichardt, Zelter e altri autori di canzoni popolari con il solo accompagnamento del pianoforte. Le lunghe, estrose ballate di J.R. Zumsteeg erano più originali e complesse, e i primi lieder di Schubert si ispirano a queste; ma ben presto Franz si affrancò da questa influenza.
L'attenzione che Schubert porta alla Natura, in tutte le sue manifestazioni e in particolar modo lo studio dei quattro elementi empedoclei, quello che ricorre con incredibile (e commovente) frequenza è l'acqua. L'acqua nei suoi tre stati di aggregazione, nel suo modo d'apparire ai nostri sensi, nei suoi multiformi aspetti e nei suoi variopinti riferimenti all'animo umano.
L'acqua è per Schubert un luogo della mente.

 

Il Pescatore
Di J.W. Goethe

L'acqua scrosciava, l'acqua si gonfiava,
e lì accanto c'era un pescatore,
guardava l'amo in tutta calma,
freddo sino al fondo del cuore.
E mentre siede e mentre ascolta,
si leva l'onda e si apre;
dall'acqua che si agita scroscia
una donna tutta stillante.

A lui un canto rivolse e le parole:
"Perché attiri con l'arte
dell'umana malizia la mia prole,
su, nella vampa della morte?
Se sapessi come il piccolo pesce
sta sul fondo, beato,
scenderesti quaggiù, così come sei,
non saresti più malato.

Il caro sole, e la luna, non trova
nel mare il suo ristoro?
Sull'alito del flutto non torna
a noi più bello il suo volto?
Il cielo profondo non ti attrae,
l'umida azzurrità trasfigurata?
Il tuo volto stesso non ti attrae
qui nell'eterna rugiada?"

L'acqua scrosciava, l'acqua si gonfiava,
bagnandogli il piede nudo;
e la nostalgia del suo cuore era tanta,
come quando la bella gli dava il saluto.
A lui rivolse le parole e il canto;
allora fu un uomo finito:
in parte lo trasse, in parte era pronto
a cadere, e non fu mai più visto.

 

Battisti e Schubert

Giorgio Lanzani, musicista, ha fatto un confronto fra Battisti e Schubert. Sentite cosa dice dei due:
"Mi sono reso conto della bellezza delle strutture armoniche e delle melodie che non invecchiano e restano miracoli sonori a descrivere stati d'animo e atmosfere [...] una canzone di Battisti vale di più di tutta la musica classica moderna dopo Schoenberg. Battisti non appartiene solo alla musica leggera così come Schubert è grande per i suoi lieder piuttosto che per le composizioni più complesse che pur ci ha lasciato. Io non sono un critico musicale, sono però un musicista e come tale sento di poter affermare che Battisti ha un valore per la musica colta non inferiore a quello di Verdi e Puccini. Ha saputo costruire melodie che nulla hanno da invidiare ai due grandi Maestri del passato. Solo che le ha adattate alla sua voce particolare forse anche un po' sgraziata, ma che comunica perfettamente quello che la musica vuol dire. Come in un lieder di Schubert c'è tutto Wagner, in una composizione di Battisti c'è la storia della melodia italiana, è musica che è armonia e dissonanza estrema, tessitura di stati d'animo minimalista per certi versi, ineguagliabile".

 

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