Pubblicato su Politica Domani Num 32 - Gennaio 2004

Dal Carcere

 

Finestre dentro le sbarre
La realtà del mondo carcerario è complessa. Cercare di avvicinarla per conoscerla un poco meglio è difficile e servono una quantità di permessi: per fare del volontariato, per fare scuola, per parlare con i detenuti, anche per fare un'intervista a chi ci lavora dentro, cappellani compresi.
Eppure c'è un modo per conoscere questa realtà: internet. In alcuni istituti penitenziari italiani (e all'estero) i detenuti, con uno o due computer, hanno organizzato dei giornali on line che sono delle finestre aperte all'interno di un mondo che è veramente "a parte".

Ecco alcuni dei siti più interessanti:
- www.ildue.it dal carcere di San Vittore a Milano
- www.ristretti.it dal carcere di Padova e dall'Istituto di pena femminile della Giudecca

Esistono inoltre numerose associazioni particolarmente attente al mondo degli istituti carcerari e pertanto preziose. Ecco i loro indirizzi internet:
- www.papillonrebibbia.it dell'Associazione culturale Papillon Rebibbia Onlus nata dall'attività svolta da un gruppo di detenuti nella biblioteca centrale del carcere di Rebibbia fin dal 1996.
- http://dex1.tsd.unifi.it/altrodir/index.htm del Centro Altro Diritto, centro di documentazione su carcere devianza e marginalità del Dipartimento di Teoria e Storia del Diritto dell'Università di Firenze.

 

Numeri dal Carcere

Dentro...
Negli istituti penitenziari italiani, al 30 giugno 2003, erano presenti in 56.403, dei quali 35.879 condannati in via definitiva, e 20.524 in attesa di giudizio (53.838 uomini e 2.565 donne).
Tra i reati più comuni, quelli contro il patrimonio (30,4 % dei detenuti), seguiti dalla violazione delle leggi sulle armi (17,5 %); legge sulla droga (15,4 %); reati contro la persona (14,1 %).
Il 30 % sono condannati ad una pena fino a 3 anni, un altro 30 % ad una pena tra i 3 e i 6 anni, il 17 % tra i 6 e i 10 anni, il 14 % tra i 10 e i 20 anni, il 9 % oltre i 30 anni di pena e l'ergastolo.
La legge Bossi-Fini contro l'immigrazione clandestina prevede l'espulsione dei detenuti extracomunitari, che finora sono stati 923.
Elaborando tutti questi numeri le previsioni degli analisti del Ministero parlano di 8500 possibili scarcerazioni a seguito dell' "indultino".
[Fonte: www.ildue.it net magazine di San Vittore]

... e fuori
Secondo i dati del Ministero della Giustizia, i detenuti che al 31 ottobre 2003 hanno beneficiato della legge n° 207/2003 sono 2.390. Di questi, 127 sono già rientrati in carcere.
Dati di molto inferiori alle previsioni di Enrico Buemi (SDI) promotore della legge, che parlava di una quota di possibili beneficiari oscillante fra le 8.000 e le 10.000 persone. Un "flop" che l'onorevole spiega soprattutto con l'impossibilità di applicare l'indultino agli extracomunitari, che sono un terzo della popolazione carceraria.
La regione con il numero più alto di scarcerazioni è la Campania, dove hanno lasciato la cella 378 detenuti. Seguono la Sicilia, con 351 e il Lazio, con 284. La prima delle regioni del nord è il Piemonte, con 251 uscite, mentre la Lombardia, con 66, precede di poco l'Umbria, ultima a quota 11.
[Fonte:Vita, 14 novembre 2003]

 

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