Pubblicato su Politica Domani Num 30 - Novembre 2003

Notizie in Breve

 

Verso un monopolio delle materie prime
Lo sviluppo dell'attuale assetto dell'industria delle biotecnologie applicate all'agricoltura inizia a cavallo tra il 1993 e il 1994. In questo periodo, infatti, inizia la concentrazione in poche imprese dei brevetti delle sementi. Oggi le prime cinque multinazionali del settore possiedono il 100% del mercato OGM, il 60% del mercato dei pesticidi e il 23% del mercato delle sementi. Tale concentrazione è probabilmente un record assoluto e rende possibile scenari inquietanti.

La scienza è veramente libera?
La strategia delle aziende che si occupano di OGM è sempre stata quella di conquistare il mercato partendo da chi forma l'opinione scientifica. L'università di Berkley ha firmato negli anni scorsi un contratto con la Novartis per alcune decine di milioni di dollari, mentre in Brasile la Monsanto ha concluso un accordo con l'Istituto di agronomia di Campos.
L'influenza può diventare pericolosa quando si estende anche agli organismi che dovrebbero controllare la sicurezza dei prodotti OGM. Sempre in Brasile la Commissione tecnica per la biosicurezza (organismo pubblico costituitosi presso il Ministero della Scienza e Tecnologia), responsabile di dare un parere oggettivo sulla pericolosità delle coltivazioni OGM, ospita nel comitato di esperti sei accademici membri del CIB, associazione finanziata, tra gli altri, dalla Monsanto e dalla Du Pont.

Roundup = Inviluppo mortale
"Roundup Ready" è il nome delle sementi geneticamente modificate prodotte dalla Monsanto per resistere ai trattamenti con erbicidi. Da quando queste sementi sono state introdotte nel mercato USA, la loro diffusione si è estesa vertiginosamente. "Roundup" è però anche la marca di un efficace erbicida della Monsanto, diffuso da alcuni anni presso gli agricoltori; talmente efficace che i coltivatori statunitensi ne fanno larghissimo consumo, insieme, naturalmente, alle Roundup Ready, riuscendo a risparmiare fino a oltre il 10%, rispetto alle coltivazioni tradizionali.
Il problema è che le piante stanno sviluppando una resistenza all'erbicida, che perde così di efficacia, e l'erbicida sta indebolendo la capacità delle piante a resistere all'attacco di insetti e di altri agenti patogeni.

MCS, Multiple Chemistry Sensitivity
È il nome generico che viene dato ad una serie di disturbi che affliggono coloro che abitano presso grandi distese di campi coltivati a soia, frumento e cotone e trattati con erbicidi. Si tratta di disturbi : malattie ambientali, allergia universale, malattie del 20° secolo, sindrome di ipersensibilità ai prodotti chimici, sindrome da allergia globale, allergia cerebrale, … La sintomatologia va da disturbi di tipo influenzale, a irregolarità cardiaca, spasmi muscolari, disturbi della pelle, difficoltà nella rspirazione, disorientamento, ansia, perdita di concentrazione e di memoria, irritabilità, insonnia, emicranie, depressione. Lo afferma uno studio condotto nel North Dakota State University e pubblicato nel 2000.

 

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Num 30 Novembre 2003 | politicadomani.it