Pubblicato su Politica Domani Num 3 - Marzo 2001

SERATA CON DAVID SASSOLI

 

David Sassoli, per una volta, è uscito dal piccolo schermo. Il popolare conduttore del TG1 delle venti ha partecipato all'incontro della scuola sul tema 'La comunicazione nella politica inter-nazionale e nei processi di pace. Il ruolo dell'Europa'. La sua relazione si è sviluppata essenzial-mente attorno al tema della guerra che è sì una fatica, come Amos Gitai illustra nel film Kippur, ma va capita a fondo. Le dinamiche della pace sono complesse e i processi di pace progrediscono molto lenta-mente, di pari passo con la giustizia sociale, ed hanno come presupposto essenziale la conoscenza dei meccanismi della guerra e degli interessi locali e internazionali coinvolti.
I risultati degli inter-venti internazionali ed europei nelle regioni calde sono deludenti: in Kossovo chi è salito al potere con libere elezioni ancora non dà garanzie di giustizia e di pace. Nel Libano del sud, da dove Israele si è recentemente ritirata, non vi è un esercito regolare e il paese è controllato dai guerriglieri Hez-bollah, un esercito privato organizzato militarmente e politicamente. Il mondo Arabo è pieno di di-visioni e di odi. Ma mentre è facile trovare le ragioni di ciascuno, schierarsi è inutile e pericoloso. Le ragioni dei conflitti sono molto profonde e la capacità di influenzare la stampa è molto forte. Eppure questo mondo è a noi molto vicino ed ha bisogno di luoghi di incontro che non siano provvisori dove confrontarsi. C'è bisogno di trovare motivi di dialogo per favorire i processi di pa-ce, come l'incontro delle grandi religioni monoteiste proposto dal Papa. L'ONU ha fallito: i suoi fortini lungo il confine fra Israele e Libano, con le tracce dei proiettili e la paura di essere colpiti dei soldati ONU, che non possono rispondere al fuoco, ne sono la prova più evidente. L'Europa, per la sua vicinanza al mondo Arabo, si presenta come il naturale mediatore dei processi di pace, purché, accanto al suo peso economico, sappia porre un forte peso politico, dotandosi di istituzioni politiche forti.

Maria Mezzina

 

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