Pubblicato su Politica Domani Num 3 - Marzo 2001

Due mondi a confronto
DAVOS, PORTO ALEGRE
E LE PARALLELE CONVERGENTI

Alla ricerca di un punto in comune

 

A scuola fanno studiare che due rette parallele non si incontrano. Non è vero. Chi sa di matematica sa anche che dipende dal punto di vista: hanno in comune la direzione, che è un punto sulla retta ideale, retta all'infinito, i cui punti sono tutte le possibili direzioni del piano.

Davos (Svizzera), località di villeggiatura fra le nevi. I membri in giacca e cravatta del World Economic Forum parlano di 'sviluppo sostenibile', 'divario digitale fra Nord e Sud del mondo', 'partnership con le ONG e la società civile del futuro'. Sono presenti i massimi responsabili delle più grandi multinazionali con i loro portaborse.

Porto Alegre (Brasile), città modello di democrazia partecipata e di economia alternativa. Il popolo rumoroso e variopinto del World Social Forum (il popolo di Seattle) si incontra per parlare di 'potere politico e etica', 'ruolo della società civile', 'accesso alla ricchezza'. Sono presenti José Bové, Sebastiao Salgado, Susan George e altri tremila fra premi Nobel, politici, sindacalisti e volontari.

Il punto di incontro. Alcuni numero uno di importanti multinazionali dichiarano: - Moody Stuart (SHELL) "Chi protesta fuori nelle strade ci indica una direzione sensata"; - Carly Fiorina (HEWLETT PACKARD) "Dobbiamo cominciare a comportarci come fossimo un servizio pubblico".

In un confronto satellitare George Soros, finanziere a Davos, risponde a Hebe Bonafini, leader delle madri di Plaza de Mayo, che la Tobin Tax (vedi POLITICA DOMANI n°2) è contro i suoi interessi, ma che non la respingerebbe.

Da Davos si diffonde uno slogan: 'gettare ponti per superare il divario' e cioè, il mercato non può risolvere d'incanto i bisogni, anzi, spesso li aggrava e ne suscita di nuovi e più drammatici.

[Approfondimenti: www.worldsocialforum.org (Porto Alegre) e www.weforum.org (Davos) ]

Maria Mezzina

 

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Num 3 Marzo 2001 | politicadomani.it