Pubblicato su Politica Domani Num 28/29 - Sett/Ott 2003

RADIOCIROMA
Da una intervista a Valerio Minnella di Orfeo Tv
(www.telestreet.it)

 

Che cos'è una televisione di strada?
Nella nostra accezione, è semplicemente un'emittente televisiva di così bassa potenza che la si può ricevere in una sola strada, in un piccolo quartiere o addirittura in un solo caseggiato, insomma in poche centinaia di metri di distanza dal trasmettitore.

Che senso ha una televisione di quartiere?
Ha senso proprio perché in Italia si è creato un nuovo monopolio. Non è più il monopolio statale abbattuto nel '76, ma un nuovo monopolio o oligopolio gestito da un'azienda. Ogni forma di alternativa, anche se minuscola, serve a incrinare questo stato di fatto, anche se è la battaglia di Davide contro Golia. Ma noi crediamo che questo Davide abbia in mano buone armi per vincere il duello: Prima di tutto la Costituzione. L'art.21 sancisce la libertà di stampa ed espressione senza bisogno di alcuna autorizzazione o concessione. Poi le nuove tecnologie. Oggi chiunque può diventare un operatore televisivo, con una telecamerina digitale di quelle che si comprano per filmare le vacanze, che può essere collegata al PC di casa per il "montaggio" delle riprese. Sempre tramite lo stesso PC, poi, tutto ciò che viene prodotto da un singolo operatore o da una singola Tv di strada, può essere spedito via Internet a tutte le altre Tv, creando una sorta di network che permetterà ad ogni emittente di disporre di un'enorme quantità di materiale, tale per cui fare Tv non sarà più costoso e faticoso.

Chi può costruire una televisione di strada?

In teoria chiunque: nella scelta dei materiali e delle tecnologie che abbiamo utilizzato nell'installare OrfeoTv (il progetto pilota di Telestreet) abbiamo posto particolare attenzione nell'utilizzare solo componenti commerciali di facile reperibilità e utilizzo. Proprio per rendere facile la replicabilità della nostra esperienza (sul sito www.telestreet.it tutto il processo è descritto per filo e per segno)

Quanto denaro occorre?

Il costo dell'apparato di trasmissione che abbiamo utilizzato noi è un po' sotto i mille euro (trasmettitore, cavi, antenne, ecc.), a questi ovviamente vanno aggiunti telecamere, videoregistratori, computer e quant'altro serve, ma che di solito molti già possiedono.

In quali sanzioni può incorrere chi costruisce una televisione di strada?
L'art.30 della legge Mammì, modifica così l'art. 195 del codice postale: "Art. 195. - (Installazione ed esercizio di impianti di telecomunicazione senza concessione od autorizzazione - Sanzioni)
1) Chiunque installa od esercita un impianto di telecomunicazione senza aver ottenuto la relativa concessione o autorizzazione è punito, se il fatto non costituisce reato, con la sanzione amministrativa pecuniaria da lire 500.000 a lire 20.000.000.
2) Se il fatto riguarda impianti radioelettrici, si applica la pena dell'arresto da tre a sei mesi.
3) Se il fatto riguarda impianti di radiodiffusione sonora o televisiva, si applica la pena della reclusione da uno a tre anni. La pena è ridotta alla metà se trattasi di impianti per la radiodiffusione sonora o televisiva in ambito locale.
4) Chiunque realizza trasmissioni, anche simultanee o parallele, contravvenendo ai limiti territoriali o temporali previsti dalla concessione, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.
5) Il trasgressore e tenuto, in ogni caso, al pagamento di una somma pari al doppio dei canoni previsti per ciascuno dei collegamenti abusivamente realizzati relativamente al periodo di esercizio abusivo accertato e comunque per un periodo non inferiore ad un trimestre. Non si tiene conto, nella determinazione del canone, delle agevolazioni previste a favore di determinate categorie di utenti.
6) Indipendentemente dall'azione penale, l'Amministrazione puo' provvedere direttamente, a spese del possessore, a suggellare o rimuovere l'impianto ritenuto abusivo ed a sequestrare gli apparecchi".
(radio CIROMA 105.7fm laboratorio di cultura e comunicazione - Cosenza - Italy)

 

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