Pubblicato su Politica Domani Num 28/29 - Sett/Ott 2003

USA, gigante d'argilla è al quasi collasso
Il crollo silenzioso
Il deficit nazionale è alle stelle, la situazione ambientale è pesante. La gente non lo sa e i politici non hanno interesse a lanciare l'allarme. Solo gli esperti piangono: Wall Street e gli ambientalisti

di M.B.

Il bilancio federale USA è fuori da ogni controllo, parola dell'Ufficio per il Bilancio del Congresso: si prevede un deficit di oltre 400 miliardi di dollari. Nonostante tutto, del problema del deficit non se ne occupa nessuno. I Democratici non protestano: se criticassero il deficit dovrebbero avere un piano per ridurlo e il problema è come: se chiedessero di eliminare i tagli fiscali decisi da Bush verrebbero accusati di voler aumentare le tasse; se poponessero tagli alla spesa pubblica, dovrebbero indicare cosa tagliare. La strategia migliore è quindi tacere su tutti i temi più gravi e buttarsi su quello della mancanza di posti di lavoro, argomento caro all'opinione pubblica USA. Tutto per una manciata di voti in più. Né i repubblicani danno l'allarme, per lo stesso motivo.
La gente quindi, che non sa niente, non si preoccupa.
Solo Wall Street piange per questo enorme buco di 400 miliardi e sa che la crisi certamente arriverà tra qualche anno, e allora saranno problemi.
L'amministrazione intanto sta per varare nuove leggi che mirano a non distinguere più fra i chi è corretto e chi non lo è: le nuove regole permetteranno ai proprietari di vecchie centrali elettriche, raffinerie e stabilimenti industriali, di compiere lavori di manutenzione e rinnovamento senza installare nuove attrezzature contro l'inquinamento. Il Clean Air Act, approvato durante il governo Nixon, affermava che era necessario dotare le centrali elettriche e le industrie delle nuove tecnologie di controllo dell'inquinamento. La legge valeva, però, solo per le centrali nuove, non per quelle già esistenti. Con le nuove regole le vecchie centrali potranno diventare praticamente nuove senza dover rinnovare i propri sistemi di difesa contro l'inquinamento.
Anche gli ambientalisti piangono, adesso. Si potrà produrre più elettricità ed essere più efficienti senza preoccuparsi del livello di inquinamento termico. L'aria però sarà sicuramente più pesante ed più inquinata.
Il crollo degli indici di gradimento di Bush (dal 64% al 45% in un anno) è il segno che l'America quest'aria comincia a respirarla male.

 

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