Pubblicato su Politica Domani Num 26/27 - Giugno/Luglio 2003

Cinema - Cannes
La meglio gioventù
Otto minuti di standing ovation

Luca Di Giovanni

Capo Nord, Norvegia.
E' il sole di mezzanotte a chiudere il bellissimo film di Marco Tullio Giordana “La meglio gioventù”, quella sfera arancione che rimani a guardare aspettando che scompaia dietro al mare, e invece rimane lì, sospesa nel cielo a suggellare il senso di questa monumentale opera che in sei ore ci porta in lungo e in largo per lo stivale durante gli ultimi quarant'anni di storia del nostro paese. Il tempo che passa inesorabile e sembra cancellare tutti i ricordi, i sogni e le gesta di uomini che si battono per lasciare un segno del loro passaggio può essere fermato e reso eterno da un gesto d'amore - la nascita di un bambino, un forte legame di amicizia, l'amore fraterno, l'immensa devozione di una madre per i propri figli -. L'ottimo regista che ci ha emozionato con “I cento passi” non spia la storia dal buco della serratura, ma la lascia entrare nella vita dei protagonisti nel modo più naturale possibile. Con il suo modo di narrare disteso riesce a regalare dei bellissimi momenti di verità, complice la bravura degli attori (su tutti lo straordinario Luigi Lo Cascio e Jasmine Trinca).
Coglie la poesia del quotidiano e si concentra sui sentimenti dei protagonisti, ma nel frattempo riesce a farci riflettere su come gli sforzi per indirizzare la propria esistenza verso canali prestabiliti possano svanire di fronte all'imprevedibilità della vita. I momenti più importanti nella storia dei due fratelli protagonisti del film infatti sono scanditi da eventi che hanno segnato il nostro paese, come l' alluvione di Firenze del '66, gli anni di piombo degli scontri con la polizia e delle Brigate Rosse, la strage di Capaci.
Rifuggendo l'intento didattico e il carattere programmatico che caratterizzavano il capolavoro di Bertolucci “Novecento”, opera capitale nella storia del cinema italiano, Marco Tullio Giordana realizza un capitolo importantissimo per capire il nostro paese. Non spaventi la lunga durata (il film, prodotto dalla RAI, uscirà nelle sale in due parti da tre ore ciascuna), “La meglio gioventù” è un film che dovrebbero vedere tutti, almeno quanti credono che “la storia siamo noi”.

 

Homepage

 

   
Num 26/27 Giu/Lug 2003 | politicadomani.it