Pubblicato su Politica Domani Num 25 - Maggio 2003

Campagna
Obiezione alle spese militari

 

Lanciata dal Comitato contro la guerra di Napoli, insieme ad Alex Zanotelli, facciamo anche nostra questa campagna di obiezione alle spese militari 2003.

Cosa fare
Sensibilizzare le comunità e ridurre le tasse incamerate dallo Stato Italiano per evitare che vengano destinate a spese militari.

Come
1. Devolvere l'8 per mille alla Chiesa valdese o alla Chiesa cattolica, chiedendo con una lettera che le somme siano destinate a sostenere le iniziative di interposizione non violenta nel mondo, per sensibilzzare le Chiese a questo modo di favorire la pace;

2. Versare un contributo volontario a una delle ONG che promuovono interposizioni non violente nel mondo (CEFA di Bologna, Ass. Com. Papa Giov. 23 di Rimini, Beati CP, Berretti Bianchi, Un Ponte Per, …);

3. versare un contributo volontario alla organizzazione di una Difesa Popolare nonviolenta italiana e all'invio di obiettori all'estero per interposizioni nonviolente, secondo i compiti che la legge 230/98 dà all'Ufficio Nazionale del Servizio Civile (UNSC, organo statale, separato dal Ministero della Difesa e preposto alla applicazione della legge sul Servizio civile Nazionale, che continuerà anche quando venisse sospeso l'obbligo di leva); il versamento all'UNSC (via S. Martino della Battaglia 6, 00185 Roma) deve indicare questa destinazione: Capo X del capit. 3694 articolo 17.

Poiché per le contribuzioni volontarie è prevista una detrazione del 20% e di questa somma il 5% va alle spese militari, il nostro contributo toglierebbe l'1% alle spese statali per gli armamenti.

Perché
Perché la guerra angloamericana in Iraq ha delegittimato l'ONU, ha diviso l'Europa, ha distrutto la legalità internazionale.

Perché avendo i musulmani percepito la guerra all'Iraq come un attacco all'Islam, le voci moderate sono state annullate, sono stati potenziati il fondamentalismo e il terrorismo arabo e si è aperta la via a nuove guerre di religione e a nuove crociate.

Perché negli USA aumentano le spese militari - 500 miliardi $ + 50-70 per lo scudo stellare + 80 per la guerra in Iraq - e continua e aumenta la corsa alle armi atomiche - +60 miliardi $ per il rinnovo dell'armamento atomico -, la sperimentazione di armi nucleari e la produzione di miniatomiche (bandite per dieci anni).

Perché in Italia è stato violato (senza grandi reazioni istituzionali) l'articolo 11 della Costituzione; perché crescono le spese per gli armamenti di attacco militare - 16 miliardi di euro per, fra l'altro, portaerei e caccia EFA -; perché il modello di difesa è finalizzato a mantenere lo sfruttamento del Nord sul Sud del mondo.

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Num 25 Maggio 2003 | politicadomani.it