Pubblicato su Politica Domani Num 25 - Maggio 2003

Commissione Ambiente

Federica Milicia, Alessia Milicia, Marta De Stasio

Università Agraria di Viterbo, 30 Aprile. Entriamo nei panni dei parlamentari europei, un’esperienza ardua, unica e (credo) irripetibile. La giornata comincia bene, all’insegna della “sportività” e della voglia di divertirci. Tra discussioni (costruttive), votazioni, risate e … lasagne arriviamo all’ora X: il nostro turno alle 14.15. Non è però così, tra l’ora prevista e quella effettiva abbiamo tutto il tempo di digerire il pranzo, e intanto si fanno le 17.00; tutto questo per aiutare un gruppo di Latina che, per giunta, se ne va via svuotando quasi completamente l’ala sinistra della sala, e con loro se ne vanno via anche i nostri voti. Dopo l’approvazione delle mozioni di tutte e tre le altre commissioni di Velletri, giunge il nostro momento. L’aula è in dormiveglia. Ad ascoltarci, nella nostra esposizione, siamo noi di Velletri e tutti coloro che di lì a poco ci avrebbero massacrato con le loro domande. Ma noi teniamo loro testa egregiamente, forti della nostra precisa e concreta documentazione. Con domande e affermazioni - spesso fuori di ogni logica - si stanno coalizzando per batterci ad ogni costo. Tra le tante obiezioni, se così si possono definire, uno osserva con estremo sdegno: “Che ecologisti siete se citate come energia alternativa l’energia nucleare, dopo Cernobyl?”. E noi: “Il nostro primo obiettivo è quello di ridurre i gas serra, e l’energia nucleare da questo punto di vista è pulita; comunque, perfezionandola attraverso la ricerca sarà sempre più sicura”. E loro di nuovo: “Abbiamo studiato che è impossibile sostituire completamente i fertilizzanti chimici con quelli organici”. Non siamo degli specialisti e rimaniamo un po’ perplessi davanti all’osservazione pervenuta da uno studente di un istituto agrario… Giunge così il momento delle votazioni ed ecco la sorpresa: le due scuole di Frosinone e quelle di Cassino e Anagni si coalizzano contro la nostra proposta e fanno muro, votano a vicenda le loro mozioni, e noi, senza le scuole di Latina, rimaniamo in minoranza. Con 57 voti passa la mozione dell’istituto agrario di Frosinone, a nostro giudizio la peggiore tra le tre in gara.
Un’esperienza amara che ci ha fatto però capire come funzionano le cose in Parlamento: chi ha la maggioranza vince a prescindere dai contenuti delle proposte. La delusione più grande però è stata vedere come dei ragazzi che hanno la nostra stessa età si comportano come i grandi.

 

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Num 25 Maggio 2003 | politicadomani.it