Pubblicato su Politica Domani Num 25 - Maggio 2003

Brevi dal Congo

 

BUKAVU: DOVEVA ESSERE UNA FESTA DI PACE
La Rcd (coalizione congolese per la democrazia) - Goma aveva inviato a Kinshasa i rappresentanti del futuro governo di riconciliazione per dichiarare finita la guerra. Avrebbe dovuto essere, per una folla immensa di persone, una grande giornata di festa; ma il tanto atteso "velivolo della pace" non è mai arrivato.

MISTERIOSO ED EMBLEMATICO L'INCIDENTE AEREO DI KINSHASA
Differenti e sconcertanti sono le versioni circa il vecchio aereo "Ilyushin 76" della "Ukrainian Cargo Airways".
"Nessun morto e nessuna avaria".
"Avaria ad alta quota, 250 vittime".
"Imprecisabile numero di vittime, l'aereo sarebbe stato risucchiato nel vuoto".
Sembra un irrisolvibile giallo, misteriosa e triste storia africana di cui si parla poco. E' una storia non tanto di aerei ma di vite umane, di istituzioni, di occasioni mancate per un Paese che ormai da anni è sconvolto da lotte interne e da abusi internazionali.

DUE SACERDOTI UCCISI NELL'ASSALTO DI UNA PARROCCHIA
Già teatro di intensi combattimenti e saccheggi a Bunia-capoluogo dell'Ituri-sono stati uccisi due sacerdoti e 12 civili che si trovavano in una parrocchia. Non sono note le circostanze dell'accaduto ma secondo testimonianze le milizie di etnia Lendu che hanno saccheggiato la parrocchia, sarebbero stati visti in preda a una violenta eccitazione causata da sostanze stupefacenti.

BUNIA: SI COMBATTE PER IL CONTROLLO DELLA CITTA'
E' in corso una dura battaglia per il"dominio" di Bunia. Saccheggi e violenze indiscriminate commesse dai Lendu hanno costretto le principali Organizzazioni non governative (Ong) a lasciare la città. Il Paese vive in stato di allarme.

KINSHASA: SOSPETTO DI SARS
Otto passeggeri provenienti da Hong Kong sospettati di avere il virus della Sars, la cosiddetta polmonite atipica, sono stati fermati e trattenuti dalle autorità sanitarie all'aeroporto Ndjili di Kinshasa, capitale della Repubblica democratica del Congo. Secondo il ministero della sanità congolese, cinque cinesi, due cittadini del Gambia e un congolese di ritorno da un soggiorno di una decina di giorni a Hong Kong, considerato dagli esperti uno dei 'focolai' della malattia, sono stati fermati per essere sottoposti ad alcuni accertamenti. Leonard Mashako Mamba, ministro della sanità, secondo il quale le persone fermate sono in buone condizioni e non presentano sintomi, ha detto che i cinque cittadini cinesi sarebbero stati espulsi in quanto non erano in possesso del permesso di soggiorno per il Congo, ammettendo però che il suo Paese non dispone di adeguati strumenti tecnici per fronteggiare un'eventuale epidemia. I restanti tre casi 'sospetti' saranno sottoposti a una quarantena della durata di una decina di giorni in un apposito centro sanitario. La notizia ha suscitato comunque una certo timore, sia per il fatto che il sistema sanitario dell'ex Zaire non sarebbe in grado di gestire l'emergenza, sia per la facilità con cui i cinque cinesi si sono imbarcati su un volo diretto nella capitale congolese. (fonte: www.misna.it) Susi

 

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Num 25 Maggio 2003 | politicadomani.it