Pubblicato su Politica Domani Num 25 - Maggio 2003

Abu Mazen

di F.A.

Medio Oriente, all'indomani della guerra in Iraq. Abu Mazen (vero nome Mahmud Abbas), 68 anni, nato a Safed in Galilea, è nominato Capo del Governo Palestinese. Il suo mandato è il risultato di uno scontro politico, iniziato nel mese di marzo, proprio con Yasser Arafat. Il vecchio Raìs, infatti, invitato a mettersi da parte in quanto giudicato un negoziatore poco credibile perché colluso con il terrorismo islamico, dietro le pressioni internazionali, aveva dato ad Abu Mazen l'incarico di formare un nuovo governo. Tra i due i contrasti sono subito venuti fuori: Arafat, nonostante l'istituzione del tutto nuova della figura di Capo del Governo, tendeva a conservare più potere possibile. Due i fondamentali punti di contesa: uno politico, Mazen proponeva un ricambio della vecchia classe dirigente mentre Arafat premeva per una presenza consistente di suoi fedelissimi nel governo; l'altro militare, a chi cioè sarebbe toccato il comando delle forze di sicurezza palestinesi e quindi il compito di controllare i movimenti terroristi: le Brigate Al Aqsa, Hamas, la Jihad islamica e Al Fatah, l'ala più estrema del partito di Arafat. Proprio su questo punto si è giocata una partita importante vinta da Abu Mazen, che è riuscito a far designare Mohamed Dahlan, uomo di sua fiducia, responsabile della Sicurezza, un Ministero che Arafat reclamava per sé. Quando sembrava che tutto fosse destinato a fallire Arafat ha accolto gli inviti a mettersi da parte che giungevano da più parti della scena politica internazionale.
Il nuovo Primo Ministro è un moderato, da sempre impegnato nel processo di pace, e quindi ben visto dai mediatori, soprattutto americani, che ora sperano di poter dar seguito alla ROAD MAP, piano di pace messo a punto "a quattro mani" da USA, Unione Europea, ONU e Russia.

 

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