|
Diritto Alessandro De Angelis Gli incidenti negli stadi crescono in misura allarmante. Rispetto allo scorso campionato, nell'attuale stagione calcistica, nonostante il sensibile incremento dell'attività delle forze dell'ordine, il numero delle partite con persone ferite è quasi raddoppiato, mentre i feriti tra le forze di polizia sono più che triplicati. Sono più che raddoppiate anche le denunce e i danni.Perché questa nuova ondata di violenza, un fenomeno che tutto sommato sembrava quantomeno sotto controllo? Da un lato c'è la carenza strutturale degli stadi italiani. Tra serie A, B, C - dice il governo - il 19% degli impianti risulta inagibile salvo deroga; il 38% agibile con prescrizione e solo il 43% in regola. Ma è una spiegazione solo parzialmente plausibile visto che gli stadi erano come sono anche l'anno scorso e due anni fa. Molti puntano il dito sulle norme antiviolenza, divenute meno efficaci proprio nell'ultimo anno. In materia di violenza Negli stadi il primo testo fondamentale è stata la legge n.401 del 1989 alla quale sono state apportate modifiche successive. Negli ultimi anni importante è stata la riforma che c'è stata nel 2001 con la legge 19 ottobre 2001 n. 377 che convertì in legge il decreto legge 20 agosto 2001. La legge prevede l'allargamento dei soggetti che possono essere destinatari delle misure di prevenzione emesse dal questore (divieto di accesso agli stadi): il divieto può essere esteso infatti a soggetti denunciati o condannati nel corso degli ultimi cinque anni, anche se con sentenza non definitiva, per violazione del divieto di usare caschi protettivi o qualsiasi altro mezzo che renda difficoltoso il riconoscimento della persona; per accesso ai luoghi delle manifestazioni con emblemi o simboli razzisti o offensivi; per lancio di corpi contundenti o altri oggetti idonei a recare offesa; per il superamento indebito di recinzioni o per partecipazione ad episodi di violenza. Altre novità della legge del 2001 sono: Comunque già dopo l'entrata in vigore ci sono dubbi sull'interpretazione e sull'applicazione della legge. In occasione della partita di campionato Udinese-Juventus, ad esempio, due tifosi trovati in possesso di mazze da baseball sono stati prima arrestati, sulla base della nuova legge e poi rilasciati per una diversa interpretazione della legge. Dopo che i due erano stati arrestati il giudice non ha convalidato l'arresto. Il motivo? Stando ad una circolare del ministero degli Interni le nuove norme restrittive si applicherebbero soltanto a chi ha già ricevuto una regolare diffida. Quindi occorre chiarezza su questa nuova normativa e comunque oltre alle norme più severe è necessario che cambi la mentalità collettiva. È inoltre indispensabile un maggiore senso di responsabilità delle società di calcio. Il gioco del pallone è il più bello e il più amato del mondo; la violenza negli stadi lo sta rovinando. Facciamo che ciò non accada.
| ||
Num 24 Aprile 2003 | politicadomani.it
|
|||