Pubblicato su Politica Domani Num 24 - Aprile 2003

Settimana culturale al liceo Landi
Sette giorni per l'arte
Più ordine, ma meno partecipazione

Leonardo Caponera

Il Liceo Ascanio Landi ha appena chiuso i battenti su "la settimana delle Arti", una settimana di approfondimento che ormai da anni viene dedicata ad una tematica di grande respiro. I corsi sono stati divisi in obbligatori e facoltativi: i primi erano autogestiti, con il controllo di un professore, gli altri erano simili a lezioni curricolari con argomenti che hanno spaziato da Zola ai "Tamburi di Gorè", gruppo senegalese di suonatori di tamburo che ha riscosso molto successo, coinvolgendo alunni del biennio e del triennio, che hanno disertato persino il concerto dei Ràsali. Ci sono stati anche eventi paralleli, come la mostra di disegni realizzati dagli studenti, organizzata dalla prof.ssa De Bortoli, e giornate di completo svago, come la festa di carnevale, una festa musicale e quasi mascherata. Per la settimana sono intervenute anche personalità esterne al mondo della scuola: Vittorio Nocenzi, componente del gruppo del BMS, col suo Le chiavi segrete della musica, l'artista Marini e Ser Sisley. Hanno partecipato tre gruppi musicali giovani, alcuni al loro debutto, e il coro del IV circolo insieme ad altri ancora. L'ultima giornata, l'8 marzo, è stata dedicata alle donne con uno spettacolo teatrale, organizzato dalla prof.ssa Di Nardo, nel quale ha recitato un gruppo di studenti animati da tantissima volontà e moltissimo coraggio, dato il pubblico eterogeneo e molto critico che avevano di fronte. Cosa dire di questa settimana? Certamente l'argomento era vasto e non era facile scegliere tra tanti argomenti uno più interessante dell'altro. Ci sono stati corsi altamente specialistici, con spettatori troppo spesso non all'altezza del relatore (come quello su "Il mestiere dell'archeologo in Cina", tenuto dall'archeologo Ciarla), e corsi sicuramente più facili e anche divertenti ma molto meno attinenti al tema delle arti (come il corso di break dance o quello su l'arte della pesca, che si è risolto in una "carrellata" di strumenti, da pesca appunto). Anche il coro del IV circolo non ha avuto molto successo, probabilmente a causa della musica scelta e della giovane età dei cantanti. I corsi facoltativi sono stati disertati in massa dall'inizio: o non sono stati tenuti per mancanza di iscritti oppure sono finiti nel caos; probabilmente corsi autogestiti sono ancora troppo innovativi per il Landi.
Il risultato della settimana è stato mediamente inferiore rispetto alle precedenti. Secondo me il minore interesse è derivato dalla divisione dei corsi in obbligatori e facoltativi, che se ha portato maggiore ordine e sicurezza, come era negli intenti della scuola, ha però sicuramente spento gli entusiasmi. Un corso obbligatorio non è visto molto diversamente da una normale lezione, anche quando presenta un argomento nuovo: come qualunque cosa imposta, esso perde il fascino solitamente esercitato dalle novità e, per quanto interessante, non suscita lo stessa curiosità di quando invece viene scelto: oltre infatti all'ebbrezza del poter scegliere, chi sceglie è sempre ben disposto verso l'oggetto della sua scelta. Inoltre la maggior parte degli studenti non era abbastanza preparata per alcuni corsi. È accaduto ad esempio con il bel video di Marini sulla deturpazione dell'ambiente. Non credo che sia solo colpa della disattenzione cronica propria dello studente: il discorso richiedeva una cultura artistica non comune che gli spettatori coatti non avevano; uno spettatore volontario si sarebbe probabilmente presentato con curiosità maggiore ed un'adeguata preparazione. Complessivamente però è andata meglio degli scorsi anni quando molti studenti disertavano i corsi per giocare a carte o per passeggiare nei corridoi, uscire dalla scuola (o non venirci affatto), o per vagabondare per le classi in cerca di un corso di loro gradimento. Bisogna però dire che allora i pochi selezionati che partecipavano ai corsi facevano domande e prendevano appunti mostrando interesse ed essendo realmente coinvolti.

[Articolo pubblicato in base al programma didattico Liceo Landi-Politica Domani]

 

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