Pubblicato su Politica Domani Num 24 - Aprile 2003

Le mani sull'acqua

 

L'Unione Europea sta facendo forti pressioni per assicurare alle proprie multinazionali maggiore accesso ai mercati internazionali. L'UE sta chiedendo di modificare le regole del commercio mondiale per soddisfare le richieste di queste multinazionali (Vivendi, Suez e RWE). L'UE ha elencato 109 paesi, in gran parte i meno sviluppati, in cui vorrebbe vedere mercati aperti alla gestione della raccolta, dell'estrazione, della purificazione e della distribuzione di acqua all'ingrosso e al dettaglio. L'UE è stata accusata di aver portato avanti negoziati bilaterali a porte chiuse.
Data la scarsità d'acqua in molte comunità, la proposta di includere la raccolta di acqua nel GATS (General Agreement on Trade in Services), solleva preoccupazioni. Questa proposta potrebbe limitare il diritto dei governi di restringere le quantità di acqua che le multinazionali possono prelevare dai laghi, dai fiumi o dalle falde. La pressione esercitata sulle risorse idriche potrebbe causare gravi danni ambientali. Secondo gli Amici della Terra, qualsiasi servizio legato all'estrazione e alla raccolta di acqua deve essere chiaramente escluso dagli obblighi del GATS.

 

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