Pubblicato su Politica Domani Num 24 - Aprile 2003

SFSP - Gli incontri di maggio
Democrazia
Rappresentanza, partecipazione, comunicazione

 

Il dibattito sulla "democrazia" non è mai stato vivo quanto in questi giorni. Una supposta e supponente superiorità della democrazia su altre forme di governo (tiranniche), ha portato ad una guerra che proprio in questi giorni sta raggiungendo il culmine della sua oscena forza distruttiva. Distruggere per costruire la democrazia. Credere ciecamente, senza porsi alcun dubbio, perché qualcuno che ha nelle sue mani la forza delle armi e del denaro lo chiede. Nebbia di guerra titolava la copertina di Internazionale la settimana scorsa. Che cosa è la democrazia? Guardiamoci attorno, in casa nostra (anche se è ormai difficile dire che l'Africa o l'Asia o le Americhe non siano casa nostra): è di questi ultimi tempi la riflessione su dove stia andando la nostra democrazia, quella conquistata con il sacrifico dei nostri martiri, strumento di un'idea di libertà lontana milioni di miglia da quella sbandierata dall'una e dall'altra parte; e ancora sono di adesso il problema della rappresentanza e il ruolo della partecipazione. Stiamo avviandoci verso una deriva populista o verso un'oligarchia ereditaria capace di dominare con l'economia la società, e quindi la politica, e niente affatto disposta a tirasi da parte? Che ruolo hanno i mezzi di comunicazione in questo processo, sono strumenti passivi o soggetti attivi? La lotta che si è sviluppata attorno al controllo della Rai è il segno più evidente di quanto ciò sia vitale per la sopravvivenza stessa di istituzioni, gruppi ed individui. Sono queste solo alcune delle domande ricorrenti. Su di esse cercheremo di riflettere negli incontri di maggio, il 6 e il 13, alle 18:30, presso la Sala Micara, in Corso della repubblica 347, a Velletri. Sarà relatore il prof. Giuseppe Dalla Torre, Rettore della LUMSA, insigne giurista, già nostro ospite nel lontano 1994, quando tenne una conferenza sulla prima parte della nostra Costituzione. Documento prezioso, la sua conferenza, su un testo nel quale si è pienamente realizzata l'unità del popolo italiano e hanno preso forma e sostanza i più alti valori da esso condivisi.
Ora, si vorrebbe svuotare il senso più profondo della Costituzione, a partire da quell'articolo 11 in cui si ripudia la guerra, e si vorrebbero mettere in discussione principi come l'articolo 1, minando alla base la struttura più profonda su cui poggia l'organizzazione dello stato: la democrazia, appunto.

 

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Num 24 Aprile 2003 | politicadomani.it