Pubblicato su Politica Domani Num 23 - Marzo 2003

Israele-Palestina
Storia di un popolo in guerra

(A cura di Roberto Palladino)

1947 - 29 novembre. L'Onu vota una risoluzione per creare in Palestina uno stato ebraico ed uno arabo. Dopo sei mesi David Ben Gurion proclama la nascita dello Stato di Israele. Immediatamente Egitto, Siria, Transgiordania, Libano e Iraq invadono Israele. La guerra finisce dopo un anno con la vittoria di Israele e l'ampliamento dei territori inizialmente concessi allo stato ebraico. Gerusalemme viene divisa tra Israele e la Giordania. 400.000 profughi arabi fuggiti durante la guerra rimangono nei campi di accoglienza.

1956 - L'Egitto proclama la nazionalizzazione del Canale di Suez. In risposta Israele invade la penisola del Sinai e conquista Gaza e Sharm el Sheickh. Si ritira nel 1957 dopo avere ottenuto dall'Onu l'accesso al Golfo.

1967 - L'Egitto chiude ad Israele l'accesso al golfo e si prepara alla guerra insieme a Siria e Giordania. Israele attua la tattica dell'attacco preventivo: distrugge gli aerei egiziani ancora a terra, occupa in tre giorni tutta la penisola del Sinai, le alture del Golan, la Cisgiordania, la città vecchia di Gerusalemme (che sarà successivamente annessa) e Gaza. L'Onu chiede ad Israele il ritiro da alcuni territori occupati. Un errore di traduzione fa scrivere nella versione francese della risoluzione la richiesta di ritiro da tutti i territori occupati. L'errore sarà causa di nuove conflittualità tra i due popoli.

1970 - L'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), scacciata dalla Giordania dove aveva avuto asilo, si trasferisce in Libano.

1972 - Olimpiadi di Monaco. Terroristi palestinesi sequestrano un gruppo di atleti israeliani. Nell'incursione delle teste di cuoio 11 persone rimangono uccise. Il fatto rappresenterà una nuova grave causa di attrito tra Israeliani e Palestinesi

1973 - Durante la festività ebraica dello Yom Kippur, Egitto e Siria seguiti poi dall'Iraq attaccano a sorpresa Israele. Lo stato ebraico risponde occupando la sponda occidentale del canale di Suez e parte della Siria. L'Onu interviene e blocca il conflitto. Un nuovo accordo prevede il ritiro di Israele da alcune aeree del Sinai.

1979 - Camp David. Con la mediazione del Presidente Usa Jimmy Carter il Presidente egiziano Sadat e il premier israeliano Menachem Begin firmano la pace tra i due Paesi.

1982 - Israele attacca il Libano che ospita i guerriglieri filopalestinesi. Dopo oltre due mesi di bombardamenti, l'OLP lascia Beirut sotto la protezione di una forza multinazionale e trasferisce in Tunisia il proprio quartier generale. Israele abbandona il Libano ma mantiene per sé una zona cuscinetto.

1987 - Nasce l"intifada", rivolta delle pietre, ne è artefice un movimento di palestinesi che si ribella al controllo israeliano dei territori occupati. Arafat proclama l'OLP il governo in esilio dello "Stato della Palestina".

1991 - Conferenza di pace a Madrid con la partecipazione di Israele e Siria. L'OLP viene però esclusa dalle trattative di pace.

1992 - Il governo israeliano di Yitzhak Rabin propone a Damasco la pace in cambio di parte dei territori, ma la Siria esige la loro restituzione totale.

1993 - Yasser Arafat e il primo ministro israeliano Yitzhak Rabin firmano a Washington il primo trattato di pace che apre la strada all'autonomia di Gaza e della Gisgiordania (per questo accordo Arafat, Rabin e Peres riceveranno l'anno successivo il Nobel per la pace). Israele si ritira da Gerico e da Gaza dove Arafat prende il controllo della politica nei campi dell'Istruzione, della Cultura, della Sicurezza sociale, del Turismo, della Salute e del Fisco.

1995 - Israele e OLP firmano un accordo per allargare le aree dell'autonomia palestinese, ma la sera del 4 novembre, a Tel Aviv, Yitzhak Rabin viene ucciso a pistolettate da Yigal Amir, uno studente di 25 anni, estremista di destra . Il processo di pace ripiomba nel caos.

1996 - Israele sospende le trattative con la Siria dopo una serie di attentati nel Paese.

1996 - Il conservatore Benyamin Netanyahu vince le elezioni in Israele superando di misura Shimon Peres. Prime elezioni nella storia del popolo palestinese: Yasser Arafat è scelto a stragrande maggioranza come Presidente della Palestina. Netanyahu annuncia che non restituirà il Golan e dà il via alla costruzione di insediamenti ebraici nei territori occupati.

1998 - Netanyahu e Arafat sottoscrivono l'accordo di Wye Plantation, che prevede lo scambio "terra contro pace", il ritiro parziale dell'esercito israeliano, il trasferimento del 14,2 % della Cisgiordania sotto il controllo palestinese e la liberazione di 750 detenuti palestinesi.

1999 - A maggio in Israele il candidato moderato laburista Ehud Barak, vince con largo margine le elezioni contro Netanyahu. Il presidente Clinton annuncia che Siria e Israele riprenderanno le trattative. A settembre Barak e Arafat firmano un accordo per attuare gli accordi di Wye Plantation: Israele libera 200 detenuti palestinesi e inizia a passare il controllo di una parte della Cisgiordania ai palestinesi.

2000 - I colloqui di pace Barak-Arafat falliscono. A settembre Airel Sharon, il capo del Likud, il partito di estrema destra, visita la spianata delle Moschee. Il gesto viene visto come una provocazione che scatena la "seconda intifada". L'escalation di attentati e reazioni dell'esercito Israeliano è drammatica e porterà a centinaia di morti. Nel mese di dicembre Barak si dimette da capo del governo.

2001 - Sharon, candidato dal partito di destra, diventa primo ministro nelle elezioni del 2001 e forma un governo di unità nazionale con la partecipazione del partito laburista a cui sono affidati alcuni ministeri.

2003 - Alla fine del 2002 si dimettono tutti i ministri del partito laburista e vengono indette nuove elezioni dalle quali, nel gennaio del 2003, risulta eletto ancora Sharon; il Likud raddoppia i seggi in Parlamento; il partito laburista arretra pesantemente; Sharon forma un governo con i partiti dell'estrema destra. Gli osservatori ritengono che il nuovo governo Sharon avrà vita breve.

 

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