Pubblicato su Politica Domani Num 23 - Marzo 2003

Sensori e Cemento
Per la tranquillità israeliana

 

350 chilometri di cemento, reti metalliche e tecnologia. Così si può descrivere in sintesi il muro israeliano. Alla struttura vera e propria si affianca un concentrato di tecnologie di controllo di altissimo livello che contribuiscono ad innalzare il costo finale della struttura che, secondo alcune stime, si aggirerebbe attorno ai 750 milioni di dollari. Due società distinte si occupano della costruzione e della tecnologia dell'opera: l'israeliana "Magal" che penserà alla sorveglianza elettronica, e la società a capitale americano "Detection" - già utilizzata dal governo Usa per costruire la barriera tra California e Messico - che si occuperà della costruzione del muro vero e proprio. Ma è proprio la tecnologia la parte più importante della struttura. Ad essere utilizzati saranno infatti gli ultimi ritrovati nel campo della sorveglianza elettronica. Tra questi un allarme in grado di segnalare l'intrusione di estranei anche attraverso il filo spinato o il taglio della rete elettrificata. Sistemi a prova di errore costantemente controllati da sofisticati computer, creati per resistere anche alle condizioni climatiche più impervie. Per i primi 100 chilometri, che dovrebbero essere pronti per l'estate, il solo costo del sistema antintrusione è di 15 milioni di dollari, circa 150 euro al metro. Il muro avrà un'altezza media di tre metri e si potrà passare da una parte all'altra attraverso una complessa serie di varchi. E' prevista la presenza costante di torrette di guardia, presidiate notte e giorno, e una strada affiancherà tutta l'opera per i collegamenti tra i vari punti di presidio e di passaggio.

 

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Num 23 Marzo 2003 | politicadomani.it