Pubblicato su Politica Domani Num 23 - Marzo 2003

Cinema al femminile
Frida Kahlo, Pittrice e Donna
Frida Kahlo, pittrice messicana e donna

Paola Ercolani

Frida Kahlo, la famosa pittrice messicana, dalla personalità forte, geniale ed anticonformista, messa a dura prova dalla vita, è finalmente portata sullo schermo dalla regista americana Julie Taymor dopo anni di attesa del pubblico.
La vita di Frida scorre durante i primi cinquanta anni del novecento in Messico. Sin da giovane è evidente la sua originale personalità e il sensibile interesse verso l'arte e la cultura.
Mentre viaggia su un tram per recarsi al liceo subisce un gravissimo incidente che le procurerà problemi alla spina dorsale per tutta la vita. Costretta all'immobilità per lungo tempo inizia a dipingere i suoi celebri autoritratti dalla linea asciutta, dai colori puri, assoluti e vivi, dai contenuti carichi di emozioni profonde.
L'incontro con il pittore di murales Diego Rivera segna un altro evento fondamentale. Nasce un amore passionale e profondo, ma pieno di insidie causa l'infedeltà di Diego, i conseguenti amori omosessuali di Frida che seduce le amanti del marito e la tragica perdita prematura del loro bambino. Dopo l'ennesima infedeltà, Frida decide per la separazione.
Gli anni trenta segnano l'arrivo in Messico di numerosi intellettuali, politici ed artisti che scappano dai regimi totalitari europei. Frida accoglie nella sua casa Leon Trotzky con il quale ha una breve relazione ed Andre Breton che la porta a Parigi dove riscuote un inaspettato successo. Con il passare degli anni le condizioni fisiche peggiorano. Dopo una lunga lontananza, Diego ritorna per sposarla una seconda volta.
Gli ultimi anni della pittrice sono tormentati dalla malattia, dall'immobilità e dall'amputazione di una gamba. Prima della morte riuscirà a partecipare all'inaugurazione della sua prima personale a Città del Messico facendosi trasportare per le strade della città adagiata nel suo letto.

Realizzare un film sulla biografia di una donna-artista così complessa è un'impresa ardua, ma a mio avviso la Taymor ce l'ha messa tutta. La regista, facendo riferimento al libro di Hayden Herrera, ha operato una scelta non sempre apprezzata dalla critica: il film narra la storia di Frida Kahlo facendo continuo riferimento ai contenuti della sua opera artistica. Frida trova nella pittura la chiave per sintetizzare simbolicamente i suoi dolori, le sue emozioni, le sue scelte e gli affetti nei ritratti dei familiari e del marito, la Taymor narra gli eventi ponendo alla fine delle sequenze più importanti la visione dei dipinti dell'artista. Procedendo in tal modo sono stati messi da parte avvenimenti rilevanti quali la rivoluzione messicana, gli artisti famosi che circondano i Rivera, ma è anche vero che al centro dell'opera grafica di Frida Kahlo c'è lei ed il suo mondo interiore ed è questa la linea seguita dalla Taymor. Arte figurativa e arte cinematografica messe a confronto nei loro specifici linguaggi: dalla narrazione frammentata dei dipinti dovuta alla cornice che segna il limite fisico, materiale del quadro, si passa all'arte cinematografica che dona fluidità a quelle immagini. Gli ambienti ed i costumi hanno colori assoluti e vivaci, le scene sono cariche di dettagli e simboli, gli eventi sono narrati nella loro essenza senza abbandono al sentimentalismo, tutti elementi che ritroviamo nell'opera pittorica di Frida Kahlo.
Un film da vedere per affacciarci nel mondo di questa grande donna-artista, rimasta sconosciuta fino alla metà degli anni ottanta e per trovare degli spunti per approfondire la conoscenza di questo meraviglioso paese, il Messico, troppo spesso visto con occhi che cercano solo l'esotico.

Note tecniche
Regia di Julie Taymor - Anno di produzione: 2002 - Genere: biografico - Soggetto tratto dal libro Frida di Hayden Herrera - Interpreti: Salma Hayek, Alfred Molina, Ashley Judd, Edward Norton, Valeria Golino, Antonio Banderas.

 

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Num 23 Marzo 2003 | politicadomani.it