Pubblicato su Politica Domani Num 23 - Marzo 2003

Testimonianze
Ad amore risponde amore
Nel carcere di Velletri il miracolo sempre nuovo dell'amore

Don Giovanni Ghibaudo

Nella sezione C.P.T. della casa circondariale di Velletri è avvenuto il miracolo sempre nuovo dell'amore. La sezione C.P.T. è una sezione particolare così definita dagli stessi detenuti:
"Sezione dove sono allocati personaggi che durante la loro vita hanno avuto un'infanzia normale, come tutti i ragazzi nati e cresciuti nei loro quartieri, ma che si sono distinti dagli altri dalle scelte successive lasciandosi impigliare dalle maglie dei guadagni facili e dalla voglia di arrivismo cercando di bruciare tutte le tappe per un benessere personale. Per tale arriviamo ci siamo nascosti dietri falsi ideali giustificando tutte le nostre male azioni dietro regole e azioni che regolamenteno la cosiddetta onorata società. Di "onorata" questa società ha ben poco. Dietro questo paravento abbiamo commesso ignobili azioni arrivando al punto di violare tutti i Dieci Comandamenti"
In questa sezione il lavoro dei volontari all'inizio è stato duro, faticoso e oserei dire arduo. C'era da parte dei detenuti diffidenza, curiosità e forse ostilità a ciò che veniva proposto.

LA FORZA DELL'AMORE È SEMPRE VINCENTE!
A poco a poco si è creato un rapporto di stima e direi di amore reciproco, amore puro, quello vero! Ecco cosa scrivono, dopo circa due anni, due detenuti della sezione:

"Non ci sono parole per elogiare quanto è stato fatto… Le esplosioni d'amore arrivano ovunque, dove voi stessi non siete capaci neppure di immaginare… Se qualcuno non sa accettare l'amore che gli viene offerto lo giustifico perché penso che non è ancora preparato a ricevere questo dono in luoghi dove si mastica solo sofferenza e dolore…Il gruppo dei volontari ci dà tanta forza in questo cammino tutti uniti per farci migliorare. Incredibile ma vero!"

"Fin dalla mia infanzia non ho fatto altro che conoscere il male… il male è cresciuto in me giorno dopo giorno fino a creare il mostro che sono diventato… A quei tempi non sapevo cosa volesse significare AMA IL PROSSIMO TUO. Amare per me significava odiare e odiare…significava amare. Oggi ringrazio Dio di avermi fatto trovare la strada dell'amore attraverso persone che con la loro grande disponibilità, verso coloro che soffrono e pagano i loro errori, scevri da qualsiasi pregiudizio mi hanno aiutato a sentirmi normale, facendomi comprendere il significato del rispetto per il prossimo…Mi hanno aiutato a far svanire l'odio… È questo il primo miracolo che il Signore mi ha fatto? Per me è già tanto illudermi che il Signore si sia ricordato di me… ma avendone la vicinanza in queste persone, sono presuntuosamente portato a credere che il Signore, non solo non mi ha mai abbandonato ma che io, in modo distorto, ho peccato e pensato che Lui non mi osservasse… Grazie di esistere e di portarci la vostra presenza, calore e amore tutte le volte che vi è possibile"

Già queste testimonianze sarebbero più che sufficienti per dire i miracoli dell'amore. Ma l'amore non finisce mai di stupire, di meravigliare e di creare risposte che neppure i migliori teologi sarebbero capaci di pensare lontanamente.

Per Natale in sezione abbiamo deciso di fare dei lavoretti per permettere ai detenuti di guadagnare qualche soldino, visto che i posti di lavoro sono sempre scarsi rispetto alle esigenze. È stata effettuata una vendita in una Parrocchia, ricavato 1080,00 euro. Arrivate in carcere per decidere con loro come dividere i soldi…meraviglia delle meraviglie, anzi, dell'amore, i detenuti all'unanimità hanno detto che devolvevano quei guadagni per contribuire a fare i pacchi dei poveri della Parrocchia dove erano stati venduti i lavori eseguiti da loro. Con quei soldi sono state comprate 200 bottiglie di olio di oliva e 200 pacchetti di caffè.

È il caso di dire con il salmista: "Sei grande Dio, sei grande nell'AMORE"

 

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