Pubblicato su Politica Domani Num 22 - Febbraio 2003

Chi sono
Quattro giornalisti di guerra
Dell'Uva - Monici - Odinzoff - Pellegrini

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Vittorio Dell'Uva
Inviato speciale di guerra per il Mattino di Napoli dal 1980. È stato su quasi tutti i fronti di conflitto: in Bosnia-Erzegovina, in Medioriente, in Iraq, nelle ex repubbliche sotto la dominazione sovietica (Polonia, Ungheria, Slovenia, Lituania…), in Unione Sovietica durante il governo di Gorbachov, in Zaire e Burundi. Vincitore del premio Saint Vincent di giornalismo.

Claudio Monici
Nato a Commessaggio, provincia di Mantova, nel 1958, ha cominciato a fare l'inviato di guerra per Avvenire nel 1988, quasi per caso: c'era bisogno di qualcuno da inviare in Afghanistan per raccontare quanto stava accadendo a nord, al confine con l'Unione Sovietica. Da allora il mestiere di inviato di guerra gli si è come cucito addosso: in Africa, su tutti i fronti delle cosiddette "guerre dimenticate", in Rwanda, in Kenya, in Eritrea, in Etiopia, ma anche a Timor Est e ancora in Afghanistan nel 2002.

Vladimiro Odinzoff
Nato a Roma il 1931, padre russo e madre ucraina, ha iniziato a fare il giornalista a 33 anni, a il Globo, dove lavorava facendo il traduttore. È poi passato al Sole 24ore e da qui a la Repubblica.
I fronti di guerra: Somalia, Rwanda, Burundi, Jugoslavia, Balcani, Romania.
Ha seguito in Europa tutte le trattative per gli accordi sul disarmo nucleare e la limitazione degli armamenti, divenendo cittadino delle grandi città europee come Bruxelles e Vienna, e frequentatore abituale delle stanze dei bottoni della politica internazionale.

Ferdinando Pellegrini
Giornale Radio Rai. Fa il corrispondente di guerra da 30 anni. Ha coperto tutti i principali fronti di guerra: Medioriente, Asia, Africa, America Latina, Europa orientale.
È partito per Amman, per raggiungere da qui Bagdad. Potrebbe rimanere in Iraq da uno a quattro mesi; tutto dipende da quanto grave sarà la situazione.

 

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Num 22 Febbraio 2003 | politicadomani.it