Pubblicato su Politica Domani Num 22 - Febbraio 2003

Mutoteatro
I Mmummenschanz
Cultura, spettacolo e avanguardia

Claudia Mariani

Scontato sarebbe sottolineare che il teatro spesso è un'arte non in sincronia di tempi, spiazzato dal cinema, dalla televiosione e dalla realtà virtuale. Perché il teatro richiede ritmi diversi rispetto a quelli in cui viviamo.
Ma utile invece è ricordare che alcune avanguardie teatrali, rendendosi conto di ciò, hanno creato un teatro più immediato, oppure che altre ancora, attraverso novità espressive, sono riuscite ad incantare il pubblico, nonostante talvolta i ritmi risultino un po' lenti, come nel caso dei Mummenschanz*. I Mummenschanz fanno parte delle avanguardie contemporanee, e sono degli strani esseri irreali che fanno parlare il silenzio. Questi esseri dalle forme astratte, dotati di una fortissima espressività sono capaci di instaurare un rapporto senza parole con il pubblico, esprimendosi con i gesti, la suggestione e il sogno. Questo tipo di linguaggio è comprensibile a tutti gli uomini e non si ferma davanti differenze né culturali né generazionali.
Adottando un tipo di teatro-danza visivo, grazie alla loro maestria gestuale, vanno al di là della ragione dello spettatore, e riescono a risvegliare il suo animo di bambino dal suo subconscio.
I Mummenschanz, nascono nel 1972, inconsapevoli del successo che li abbraccerà, in Svizzera, grazie a Bernie Schurh , Andres Bossard e l'italo-americana Floriana Frassetto. Il loro primo riconoscimento fu al festival D'Avignone; ma fu a Brodway che ebbero il loro grandissimo successo recitando per tre anni sui palcoscenici dei teatrini di avanguardia della palestra più dura che possa avere un artista: il pubblico di Manhattan a New York. Dopo Hanno fatto il giro di tutto il mondo, trasportando tutti i paesi nel loro mondo onirico, fatto tutto di poesia silenziosa, di movimenti e di improbabili quanto imprevedibili trasformazioni, di sentimenti ed impulsi tutti umani trasferiti nell'anima di oggetti e cose. Le "cose" si muovono animate dall'interno e le loro sono storie di successi e insuccessi, di gioie e delusioni: Il pubblico, dopo la prima sorpresa, si identifica con quegli oggetti muti e stracolmi di carica vitale e, trascinato dalle loro vicende, viene coinvolto emotivamente nella rappresentazione scenica e ne diventa, con gli oggetti, il protagonista. Ma quand'è che un movimento, un'arte può definirsi d'avanguardia? Riduttivo è dire che l'avanguardia è un rifiuto elitario della realtà, perché prima di tutto è un'ideologia che opera sulla materia in base alla sua visione della realtà delle cose. E poi l'avanguardia non si pone come rappresentazione della realtà, ma come volontà di creazione e trasformazione della realtà stessa.
Nonostante la grandezza riconosciuta di molte avanguardie, sta nascendo un nuovo tipo di teatro che vi si oppone: il teatro d'azione che, oltre ad opporsi al teatro classico, si oppone anche a quello d'avanguardia; esso è visto come teatro solamente di "ricerca", incapace di rinnovare realmente. Il teatro d'azione dice di se che "non è da considerarsi spettacolo, né come rappresentazione, ma deve essere considerato come nuova realtà in essere". Così nel pubblico, curioso di vedere questo nuovo teatro, rimane la speranza di essere incantato da esso, come hanno saputo fare molti teatri d'avanguardia e non.

*Mummenschanz significa "rappresentazione in maschera".
Gli artisti che danno vita alla spettacolare compagnia sono François Thouzet, direttore tecnico e direttore di scena; John Charles Murphy, allievo del grande maestro francese Jacques Lecoq; Raffaella Mattioli, danzatrice, attrice e coreografa; Floriana Frassetto, italiana, ha fatto dei Mummenschanz la sua ragione di vita e il luogo dove esprimere la sua creatività; Bernie Schürch, anch'egli allievo di Lecoq, ha fondato la compagnia con Floriana Frassetto nel 1972 e le ha dedicato da allora tutto il suo entusiasmo.

 

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