Pubblicato su Politica Domani Num 22 - Febbraio 2003

Fonti di energia
Il fenomeno petrolio
Origine, ricerca e business attorno ai giacimenti di petrolio

Sara Maone

Quando una mattina d'agosto del 1859, a Titusville in Pennsylvania (Stati Uniti nord-orientali), il pozzo scavato per 21 metri dal colonnello Drake si riempì di petrolio che affluiva dal sottosuolo, stava per aprirsi una nuova era per i combustibili fossili, ma si sapeva ben poco sull'origine del petrolio e meno ancora su come cercarlo.
Gli idrocarburi hanno origine da microrganismi fangosi, il sapropel. Gli idrocarburi migrano verso l'alto attraverso rocce porose.
Ebbene, dopo numerosi studi, si è arrivati a conoscere quali sono le condizioni geologiche che hanno portato alla formazione dei giacimenti. L'origine degli idrocarburi va cercata in sedimenti marini fini, in cui sono rimasti sepolti, dopo la loro morte, numerosissimi microrganismi: questa specie di fango, chiamata sapropel, col tempo si trasforma in una pelite ed è la roccia-madre del petrolio.La sostanza organica in essa concentrata, infatti, viene sottratta alla putrefazione dal rapido accumularsi di nuovi sedimenti detritici e subisce una serie di trasformazioni chimiche, che portano alla formazione di idrocarburi liquidi o gassosi. Tali idrocarburi lasciano la roccia madre e "migrano" verso l'alto, attraverso rocce porose e permeabili. Questo movimento verso l'alto è dovuto alla bassa densità del petrolio e degli idrocarburi, che spostano perciò l'acqua, sulla quale possono galleggiare. La migrazione prosegue finché non incontrano rocce di natura diversa, impermeabili che le ostacolano. A volte le rocce formano una vera e propria cupola entro cui gli idrocarburi rimangono intrappolati: non potendo più migrare, essi impregnano la roccia-serbatoio riempiendone tutti i minuscoli pori; si forma così un giacimento. La formazione di un giacimento di idrocarburi e la sua localizzazione entro la crosta sono quindi il risultato di precisi eventi geologici. Oggi si è a conoscenza delle zone favorevoli al cosiddetto "oro nero"; esse sono i grandi bacini sedimentari, cioè le vaste aree coperte da mari poco profondi, in cui si sono potuti accumulare grossi spessori di sedimenti detritici. Le ricerche sono perciò oggi concentrate nei bacini sedimentari del passato. Tuttavia le indagini si sono spinte anche verso bacini attuali in accrescimento da milioni di anni lungo i margini passivi dei continenti. Il notevole successo delle ricerche petrolifere è quindi da attribuirsi alle conoscenze e ai principi sviluppati dai numerosi rami delle scienze geologiche, dalla Sedimentologia alla Stratigrafia, dalla Tettonica alla Geologia storica e alla Geochimica.
Con l'inizio del XX secolo e lo sfruttamento dei giacimenti del Golfo Persico, il petrolio diventa la principale fonte di energia. Iniziano le crisi.
Si è parlato di petrolio e quindi non si può evitare di parlare di energia. Da alcune decine di anni ci capita continuamente di leggere o sentire notizie sul "consumo di energia" e sul "problema energetico". Non vi è dubbio che quest'ultimo esista, esso ha dimensioni addirittura drammatiche; ma non è soltanto un problema di oggi: quanto meno la storia degli ultimi due secoli ha dimostrato che il progresso economico e lo sviluppo sociale sono strettamente legati alla crescita dei consumi energetici. Per lungo tempo, il problema dell'approvvigionamento e della ricerca di fonti energetiche tra loro diverse è stato sottovalutato e trascurato da quasi tutti i Paesi del mondo. Il "fenomeno petrolio" può consentire di comprendere le dimensioni del problema. Sin dall'inizio del XX secolo, accanto alle forme tradizionali di fonti energetiche, il consumo di petrolio si è andato affermando ed espandendo. Dagli anni trenta del XX secolo in poi, divenuti produttivi i grandi giacimenti del Golfo Persico e dell'Iran, l'utilizzazione del petrolio colme fonte energetica si è imposta rapidamente, anche grazie al suo basso costo, alla sua reperibilità e alla sua apparente disponibilità per un arco di tempo relativamente lungo. Infatti mentre nel 1930 il petrolio forniva solo il 16% dell'energia consumata nel mondo, nel 1960 il petrolio contribuiva per il 35% del totale. Grandi consumatori erano i Paesi industrializzati, o in via di industrializzazione; altri Paesi come gli Stati Uniti d'America, con il petrolio hanno inteso espandere rapidamente la loro economia. All'inizio degli anni Settanta il petrolio si accingeva a superare il 50% nelle forniture per i consumi mondiali di energia e gli Stati Uniti, da esportatori, cominciarono ad importare grandi quantità di greggio mediorientale (per non intaccare la propria riserva). Molti Paesi europei cominciarono a dipendere dal petrolio in maniera sempre più significativa. Tale tendenza subì un brusco arresto nel 1973, quando a causa della guerre arabo-istraeliana molti Stati arabi appartenenti all' O.P.E.C. (l'organizzazione dei paesi esportatori di petrolio) decisero un brusco rincaro dei prezzi del petrolio greggio e la restrizione selettiva delle forniture. La crisi petrolifera del 1973 (seguita da un'altra crisi nel 1979) portò ad un rallentamento dello sviluppo economico dei Paesi industrializzati. Inoltre la fluttuazione dei prezzi (tra il 1972 e il 1980 si passò da 11 a 40 dollari al barile) e la concorrenza tra gli stessi paesi fornitori resero palese la stretta dipendenza dei consumi energetici mondiali dal petrolio. Dopo le crisi monetarie internazionali verificatesi a partire dal 1992, il dollaro accrebbe il suo potere come moneta di riferimento anche per la produzione e l'esportazione del petrolio. Si ebbero progressivi rincari nel prezzo fino ad avvicinarsi, nel 1999, ai 35 dollari al barile, che provocarono gravi problemi ai Paesi più poveri, ma anche ai Paesi "ricchi" della da poco nata Unione Europea (1993). Ora, con il "sorpasso" dell'euro sul dollaro il costo del petrolio per i paesi europei dovrebbe migliorare; i venti di guerra però che minacciano le regioni petrolifere del Medioriente e il lungo sciopero generale del Venezuela, contribuiscono a mantenere ancora molto alto il prezzo del greggio.

 

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