Pubblicato su Politica Domani Num 22 - Febbraio 2003

Inaugurazione SFSP
Educare alla politica, preparare alla pace

+ Andrea Maria Erba, Vescovo di Velletri-Segni

In questa scuola risuona apertamente la parola "politica", finalmente liberata da pregiudizi e paure, per collocarsi in quella che il Concilio chiama "arte così difficile ma insieme così nobile" (GSp 74), per la quale occorre competenza e trasparenza, da esercitare senza badare ai propri interessi e al vantaggio materiale (GSp 75). Per noi la politica è un impegno serio, finalizzato a costruire la città degli uomini come casa di tutti, e a favorire la crescita integrale della persona e della comunità.
In un discorso del 4.11.2000 Giovanni Paolo II ha ribadito che "la politica è l'uso del potere legittimo per il raggiungimento del bene comune della società". Non altro. Per raggiungere un livello sì alto è necessaria una vera "educazione alla politica" con percorsi e temi di maturazione: è quello che ha cercato di fare con coraggio la nostra scuola. Essa ha voluto colmare un vuoto dopo la scomparsa di "luoghi" di formazione. Una volta c'erano le scuole di partito che, pur con i loro difetti, garantivano una certa cultura politica. Dieci anni fa, guardando al futuro, abbiamo voluto intraprendere un cammino rispondente agli attuali cambiamenti socio-culturali, promovendo quello che si potrebbe chiamare un areopago formativo con l'intento di offrire, specialmente ai giovani, spazi di educazione alla politica, a contatto con eminenti personalità come il Card. Ratzinger, Mons. Riboldi, Andreotti, Mancino … Sono stati momenti di studio e di confronto, di socializzazione e condivisione. Credo sia necessario recuperare alla politica un credito che, secondo le ultime statistiche, si attesta ai minimi storici tra i giovani, e preparare in qualche modo le future classi dirigenti. Un impegno, questo, che attraversa tutti i partiti, ma non si ferma su nessuno di essi: a noi interessa la rinascita di una vera e propria passione per la politica. In questo senso la nostra scuola vuole essere un'agenzia educativa, insieme con altre associazioni culturali. La "ispirazione cristiana" della scuola non coinvolge di per sé la Chiesa, ma ne condivide la dottrina sociale. La Chiesa non ha una opzione preferenziale di tipo tecnico, né ha la ricetta per ogni soluzione; desidera però offrire il suo contributo costruttivo, proponendo i valori universali della antropologia cristiana, quali sono contenuti nei numerosi documenti pontifici, dalla Rerum novarum a oggi: la Quadragesimo anno, la Centesimus annus, la Laborem exercens, la Sollicitudo rei sociali, la Pacem in terris … Nell'ultimo messaggio per la celebrazione della giornata mondiale della pace, il 1.1.2003, il Papa ha ripreso in pieno l'impegno delineato, 40 anni fa, da Papa Giovanni, ricordando i quattro pilastri della pace: la verità, la giustizia, l'amore e la libertà.
Vorrei scendere ora a proposte concrete a favore di un progetto-giovani in ambito locale. È sotto gli occhi di tutti il disagio delle classi giovanili e l'ultimo rapporto Censis ha tracciato un quadro preoccupante di problemi di vaste proporzioni e che minano alla base la vita stessa della società: dal terrorismo alla microcriminalità. Bisogna avere il coraggio di affrontare con chiarezza il pianeta-giovani con mezzi concreti e adeguati. Mi permetto di elencarne qualcuno: creazione di centri educativi, laboratori culturali, edifici scolastici efficienti e funzionali; impianti sportivi, luoghi per concerti e teatri; un'azione preventiva e di recupero per giovani emarginati e a rischio; creazione di posti di lavoro, con incentivi a chi vuol mettersi nel mondo imprenditoriale; agevolazioni e aiuti per i giovani che vogliono formarsi una famiglia …
Non siamo all'anno zero, qualcosa è stato fatto. Per esempio abbiamo accolto con favore le recenti disposizioni legislative della Regione Lazio a sostegno della funzione educativa degli oratori e dei circoli giovanili anche di area cattolica: è un riconoscimento tangibile del loro impegno non solo sul versante religioso, ma anche della loro importanza in campo socio-culturale-ricreativo.
La Chiesa apprezza e sostiene ogni volta che si compie una scelta di valori e di libertà e si desidera collaborare per la riedificazione di un mondo impregnato di solidarietà, di fratellanza e di pace. Nella fedeltà al Vangelo e nello svolgimento della sua missione, la Chiesa ha come compito quello di promuovere ed elevare tutto ciò che di vero, di bello e di buono si trova nella società. In tal modo rafforza la pace tra gli uomini.

 

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Num 22 Febbraio 2003 | politicadomani.it